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Alto Trevigiano Servizi, approvato l'aumento della tariffa per famiglie e imprese

Il costo dell’acqua per una famiglia di tre persone, considerando un consumo medio annuo ipotizzato pari a 140 metri cubi d’acqua, è di 25,20 euro al mese, ossia 45 centesimi in più rispetto al 2019, pari a 5,4 euro all’anno

È stato approvato ieri in assemblea dei soci Ats l’adeguamento tariffario per il 2020 che è stato pensato per ridurre il più possibile l’impatto sulle famiglie e su tutte le utenze.

Il costo dell’acqua per una famiglia di tre persone, considerando un consumo medio annuo ipotizzato pari a 140 metri cubi d’acqua, è di 25,20 euro al mese, ossia 45 centesimi in più rispetto al 2019 (annualità per la quale non si è registrato alcun incremento tariffario), pari a 5,4 euro all’anno. Un aumento molto ridotto rispetto a quello previsto per altri servizi. La proposta tariffaria, da avanzare all’autorità competente (l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), è stata approvata all’unanimità dai Comuni soci.

«Ats ha un piano degli investimenti ambizioso che ammonta a 100 milioni di euro per il quadriennio 2020-2023 – dice il presidente di Ats, Fabio Vettori – nonostante questo siamo riusciti a contenere l’aumento delle tariffe per evitare che l’adeguamento pesasse eccessivamente sul portafoglio delle famiglie e degli utenti in generale, soprattutto in questo periodo di difficoltà».

La tariffa dell’acqua rappresenta il corrispettivo del servizio idrico integrato e deve essere determinata in modo da coprire tutti i costi di esercizio e quelli relativi agli investimenti. Questo meccanismo è legato al fatto che l’acqua è un bene pubblico e quindi le tariffe non sono a prezzi di mercato.

«L’impegno di Ats è quello di migliorare in modo costante il servizio idrico nel territorio dei 52 comuni soci facendo pesare il meno possibile la tariffa sulle famiglie, anche ricorrendo ad altre forme di finanziamento e al contributo di investitori istituzionali che danno sempre nuova linfa all’azienda – dice l’amministratore delegato di Ats, Pierpaolo Florian – dal 2017 al 2019 il dato sugli investimenti di Ats ha registrato un costante aumento, passando da una media di 27 euro a cittadino nel 2017, a 39 euro nel 2018 e a 41 euro nel 2019. Questo a testimonianza che le risorse che provengono dal territorio ritornano al territorio stesso sotto forma di opere che rendono più efficienti i servizi essenziali di acquedotto, fognatura e depurazione».

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