Montebelluna, il nuovo comandante dell'Arma: «Aumenteremo le pattuglie»
Il capitano Gabriele Favero è entrato in servizio da una settimana. Ha recentemente partecipato alle missione italiana in Iraq, e nel 2015 finì della "killer list" di alcuni lupi solitari dell'Isis tra cui la foreign fighter Meriem, proveniente dal padovano
«Montebelluna è una bella realtà economica, sto iniziando a capire le problematiche del luogo: il mio impegno fin da subito è stato quello di aumentare la nostra proiezione esterna, i servizi perlustrativi e le pattuglie sul territorio, per creare un rapporto di fiducia con la popolazione»: queste le prime parole del nuovo comandante della Compagnia dei carabinieri di Montebelluna, il capitano Gabriele Favero che da una settimana è entrato in servizio, prendendo il posto del tenente colonnello Sabatino Piscitello, andato a ricoprire il ruolo di comandante della sezione di polizia militare dei carabinieri presso la forze operative dell'esercito, a Padova (da cui proviene il capitano Favero). Sui social network, strumento ormai inprescindibile del lavoro delle forze dell'ordine, il capitano sottolinea invece: «Sono importantissimi, non dico siano una banca dati ma ormai hanno un peso. Chiaro che ciò che si trova va filtrato: le notizia apprese su Facebook a volte non sono attinenti e chi posta in quel modo può essere preso dalla frustrazione e dalla rabbia».
Originario di Gaeta (Latina), 37 anni, Favero ha iniziato la carriera militare nell'aeronautica per poi passare all'Arma dei carabinieri, nel 2006. Per quattro anni, dopo il completamento dell'Accademia, ha lavorato al comando provinciale di Roma, per poi essere trasferito a Bari, al Reparto mobile, dove è rimasto per tre anni. Nel 2013 l'incarico come comandante della Tenenza di Dolo, nel veneziano, prima di approdare nel 2017 a Padova al comando della polizia militare dell'Esercito. Nel gennaio scorso Favero ha raggiunto la missione italiana in Iraq, dove è rimasto fino allo scorso 29 novembre. Nel paese mediorientale il neocomandante dei carabinieri di Montebelluna ha svolto il ruolo di "Provost Marshall" per Iraq e Kurdistan Irakeno, ovvero incaricato del comando della polizia militare e consigliere giuridico per la polizia giudiziaria del comandante del contingente italiano in Iraq, il Generale Paolo Attilio Fortezza.
Favero balzò agli onori della cronaca nel 2015 quando venne inserito in una "killer list", stilata da alcuni lupi solitari dell'Isis (tra cui la foreign fighter padovana Meriem) che comprendeva una decina tra ufficiali dell'Arma e dell'Esercito, Prefetti, Questori e altri esponenti delle forze dell'ordine. La lista emerse da un'indagine svolta dai Ros dei carabinieri.