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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Bulli sul bus? Un mese ad allenarsi nella squadra di rugby

L'iniziativa grazie alla convenzione tra Comune e l’associazione sportiva dilettantistica Montebelluna Rugby Junior

Che il fair play sia il tratto distintivo del rugby è noto, ma a Montebelluna da oggi lo è ancora di più grazie alla convenzione sottoscritta dal Comune con l’associazione sportiva dilettantistica Montebelluna Rugby Junior. Grazie all’accordo, infatti, la sospensione del servizio inflitta ai minori che usano il trasporto scolastico e recano disturbo al conducente o agli altri passeggeri, potrà essere sostituita con la possibilità di svolgere un mese di allenamento gratuito presso l’associazione Rugby. Commenta il primo cittadino, Elzo Severin: «Grazie all’associazione sportiva dilettantistica Montebelluna Rugby Junior e al suo presidente Stefano Villanova con cui siamo riusciti a mettere a punto iniziativa originale dal grande valore educativo perché permette ai bambini e ai ragazzi meno rispettosi di rimediare al proprio comportamento scorretto, praticando uno sport e frequentando una realtà che si contraddistingue per sacrificio, impegno e lealtà. Se altre associazioni del territorio volessero proporsi per azioni simili, sono le benvenute».

Nello specifico l’iniziativa è rivolta agli alunni delle scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado pubbliche o paritarie e si rifà alla regola per cui il minore trasportato che arreca disturbo agli altri bambini o al personale di servizio o crea condizioni di pericolo per se stesso per gli altri utenti ,dopo una prima ammonizione verbale da parte dell’autista viene formalmente richiamato con una comunicazione scritta da parte del Servizio pubblica istruzione inviata alla famiglia e agli organi scolastici competenti. Nel caso di recidiva lo studente sarà sospeso dal servizio fino a due settimane a seconda della gravità del comportamento tenuto con comunicazione scritta inviata la famiglia indirizzata per conoscenza gli organi scolastici.

Conclude l’assessore all’Istruzione, Claudio Borgia: «Purtroppo, spesso la sospensione al servizio di trasporto scolastico può comportare in alcuni casi la difficoltà di raggiungere la scuola data l’impossibilità dei genitori di accompagnare l’alunno con mezzi propri negli orari previsti. Perciò non è raro che il provvedimento si traduca nel disertare la frequenza scolastica da parte degli alunni colpiti dal provvedimento. A questo di aggiunge anche l’importante aspetto valoriale dell’iniziativa per cui abbiamo voluto lavorare in sinergia con il Rugby per trovare un’alternativa seria alla sospensione del trasporto scolastico che spesso era addirittura controproducente. L’idea è quella di introdurre una sanzione alternativa alla sospensione del trasporto scolastico per le famiglie che volessero volontariamente aderire alla proposta offrendo in alternativa la possibilità di frequentare per un mese gli allenamenti sportivi svolti dall’associazione seguiti e coordinati da una figura adulta con ruolo educativo di vigilanza e di coesione dei gruppi».

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