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Giovedì, 28 Marzo 2024
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«Un tombino dove è morto Mattia»: la famiglia dell'operaio si ribella

Nel tragico incidente sul lavoro del 29 aprile 2021 perse la vita, travolto da un carico di impalcature di metallo, il 23enne Mattia Battistetti. Inascoltata la richiesta dei genitori e della sorella Anna che avevano pregato l'azienda di mantenere il prato intonso nel punto in cui il ragazzo aveva perso la vita

Il prossimo 29 aprile sarà trascorso un anno dalla tragica scomparsa di Mattia Battistetti, il 23enne morto in un tragico incidente sul lavoro, travolto da un carico di impalcature che si staccò da una gru, mentre si trovava in un cantiere di via Magellano a Montebelluna. Qui la famiglia aveva chiesto, nei mesi scorsi, che il proprio figlio potesse essere ricordato ma così è stato, stando almeno a quanto denuncia la sorella Anna che ha inviato una breve nota alla nostra redazione quanto segue.

"Venerdì 25 Marzo… l’ennesima scossa al cuore" scrive "Il cantiere edile della ditta Bordignon di via Magellano a Montebelluna è stato aperto e sono state tolte le recinzioni. I due fabbricati tra i quali aveva perso la vita Mattia il 29 aprile scorso, sono in fase di ultimazione e alcuni appartamenti sono già abitati. La famiglia Battistetti circa 11 mesi fa, aveva chiesto, senza ricevere alcuna risposta, tramite il loro legale che nel piccolo pezzetto di terra dove Mattia era caduto esanime fosse mantenuto prato evitando ogni riferimento visivo all’accaduto. Venerdì scorso l’amara e triste sorpresa: al posto dell’erba si è creato un tombino in cemento proprio nel punto della richiesta!!! Questa è la sensibilità che dimostrano i datori di lavori a fronte delle disgrazie causate dalla loro stessa negligenza: avevano libera scelta su come non profanare il posto dove hanno ucciso un ragazzo di 23 anni e il loro cuore ha risposto così!".

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