Ponte di Piave, inaugurato il primo murales nella lingua dei segni
Realizzato dalla giovane artista argentina Chiara Pierabella, l'opera è stata presentata lunedì 10 gennaio alla presenza del sindaco Paola Roma e della dirigente scolastica Raffaella Contraffatto
E’ stato presentato oggi, lunedì 10 gennaio, presso l’area esterna dell'istituto comprensivo di Ponte di Piave il murales "inSEGNIando" dedicato alla Lis (Lingua italiana dei segni). L'opera è stata realizzata dall’artista argentina Chiara Pierabella.
I commenti
Dopo la grande adesione ai corsi organizzati dal Comune con il contributo della Regione e la disponibilità di Ens Treviso (Ente Nazionale Sordi), che hanno visto la partecipazione non solo dei cittadini di Ponte di Piave ma dell’intero Opitergino mottense, oggi l'opera è stata presentata ai cittadini. «La Lingua italiana dei segni - commenta il sindaco, Paola Roma - è la lingua che utilizzano le persone sorde e ipoacustiche per comunicare. Ringrazio il dirigente scolastico, Raffaella Contraffatto, che ha accolto tale progettualità: nel corso della mattina tutte le classi dell’Istituto Comprensivo hanno avuto la possibilità di collegarsi in streaming per partecipare alla cerimonia di inaugurazione. Le istituzioni, la scuola, la famiglia hanno il dovere di accogliere i bambini/ragazzi sordi in un ambiente che consenta loro pari opportunità perché una disabilità non visibile come quella della sordità troppo spesso crea difficoltà comunicative e barriere che impediscono di instaurare relazioni significative. I ragazzi potranno così imparare ad usare tale linguaggio per interagire con la comunità sorda in modo più inclusivo».
«La Lingua italiana dei segni - ha aggiunto la dirigente scolastica Raffaella Contraffatto - è stata riconosciuta come una vera e propria lingua dalla Regione Veneto nel 2018 e a livello nazionale nell’anno 2021. Tale riconoscimento permette di garantire agli studenti con disabilità sensoriali l’apprendimento e la comunicazione affinché sia garantito il principio di libertà di scelta di comunicazione delle persone sorde e delle loro famiglie, nel rispetto dei principi di inclusività propri delle istituzioni scolastiche».
L'artista
Chiara Pierabella è una giovane artista di arte plastica nata in Argentina, che trasmette e plasma la propria visione del mondo nelle sue opere. La sua passione per l'arte, scaturita in giovane età, l'ha portata a formarsi in Argentina e in Nuova Zelanda, studiando allo stesso tempo psicologia, il meccanismo del processo creativo e come questo è influenzato dall'ambiente. Professa un amore incondizionato per la pittura su tela, i murales e la fotografia. Il suo interesse per la comunicazione l'ha condotta a trasportare il linguaggio dei segni sui murales per insegnarlo e per favorire l'integrazione delle persone con disabilità uditive e ipoacusia. Ha realizzato mostre e murales in diverse città e collaborato con molti artisti, studi di design, architettura e fotografia. «Il Sign Language - conclude Pierabella - è fondamentale per le persone con disabilità uditive, serve per rompere le barriere di comunicazione e poter partecipare nella società come qualsiasi altra persona. È per questo che ho fatto un murales dell’alfabeto del Sign Language italiano per far in modo che tutti quelli che lo vedano possano imparare ad usarlo».