rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità

Vescovo incontra sindaci della Marca: «Giorni fragili, aiutiamoci a vicenda»

Mercoledì 14 dicembre il tradizionale scambio di auguri natalizi tra la Diocesi di Treviso e gli amministratori dei comuni della provincia di Treviso

Tradizionale scambio di auguri, mercoledì 14 dicembre, tra il Vescovo di Treviso Michele Tomasi e tanti amministratori e rappresentanti dei comuni della Marca.

Tv_incontro_Vescovo_politici_1

«La vostra presenza mi onora profondamente, e ve ne sono sinceramente grato, oltre che per il vostro prezioso servizio alla collettività - ha esordito il Vescovo di Treviso -. Ormai entrato nel mio quarto anno di presenza tra voi, riconosco il grande dono che mi è stato fatto di servire la Chiesa e gli abitanti di questo territorio. Colgo questa occasione per ringraziare per le molteplici forme di collaborazione, di sostegno, di incoraggiamento che quotidianamente ricevo, per cui posso dire in tutta franchezza di sentirmi a casa a Treviso, a casa tra voi. Viviamo però in giorni fragili - ha proseguito il Vescovo - Fragili perché sempre con il rischio di ulteriori fratture e scissioni, di polarizzazioni ed incomprensioni, di creazione di sempre nuove tifoserie nella società e nella politica che non hanno punto o poca intenzione di ascoltarsi e dialogare tra loro, e sicuramente non di fraternizzare. Giorni fragili perché le comunità sono sempre più a rischio di frantumarsi in una serie indefinita di singoli che stanno l’uno accanto all’altro con sempre meno cose in comune, fragili perché fragili restano le prospettive di futuro che lasciamo effettivamente aperte per i nostri giovani. Ma sono anche giorni delicati e preziosi, i nostri, perché in essi ci raggiunge l’appello a relazioni più semplici ed autentiche, capaci di custodire una promessa di bene e di felicità che è difficile soffocare.

Tv_incontro_Vescovo_politici_2 (1)

In questi giorni fragili -  continua il Vescovo - accolgo con realismo ma anche con gratitudine la fragilità delle mie mani, delle mie possibilità di intervento, della mia capacità di dare orientamento e guida. Ne posso essere grato perché essa mi permette di cercare e trovare sostegno e aiuto, il contributo di tutti e di ciascuno. Non ho ricette o facili soluzioni, ma possiamo rimetterci tutti insieme a cercare una antica e sempre nuova grammatica dell’umano, di cui una piccola o grande declinazione è stata donata da Dio a ciascuno e a ciascuna di noi, nessuno escluso. Soltanto insieme riusciremo a ricostruirla e a riscrivere con essa poemi di bellezza, bontà e bene per tutti. Girando per la Diocesi ascolto ovunque il bisogno ed il desiderio di incontro e di relazione: va ancora e sempre suscitata ed incoraggiata la disponibilità alla partecipazione. In questo tempo dobbiamo incontrarci, dobbiamo parlarci ed ascoltarci reciprocamente, dobbiamo credere che insieme troveremo una strada. Dovremo confrontare le nostre idee con passione e convinzione, ma senza voler combattere battaglie o guerre, cercando soluzioni e mettendole alla prova dei fatti. Saremo un tessuto prezioso, forte e duttile, che veste, copre, ripara dal caldo e dal freddo; che si consuma, magari, con il tempo, ed andrà riparato ed anche rivisto, ma che non minaccia di frantumarsi a causa della sua fragilità, e che avvolge grazie ad una tessitura collettiva, in cui il filo di ciascuno si intreccia indissolubilmente con quelli di tutti. Nessuno potrà essere eliminato, e ciascuno potrà fare la sua parte. A tutti voi, al vostro impegno per il bene comune, ai vostri sforzi per la concordia, l’amicizia sociale e politica, per la pace e la fioritura di ogni persona e delle comunità, va il mio sincero grazie».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vescovo incontra sindaci della Marca: «Giorni fragili, aiutiamoci a vicenda»

TrevisoToday è in caricamento