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Attualità Roncade / Via Tintoretto, 14

New Age Club si ferma dopo 25 anni: «Non riapriremo ad ottobre»

I titolari dello storico locale notturno di Roncade annunciano: «Impossibile andare avanti in queste condizioni. Non sapremo se e quando riapriremo. Crisi senza precedenti»

Per la prima volta in venticinque anni di attività, il New Age Club di Roncade, storico locale trevigiano, non aprirà le sue porte come di consueto ad ottobre. Da venticinque anni è uno dei locali di riferimento per la musica dal vivo in Italia.

Impossibile nominare tutti gli artisti che hanno calcato lo storico palco del club dagli anni 90 ai giorni nostri; Subsonica, Verdena, Afterhours, Carmen Consoli, Max Gazzè, De Gregori, Thegiornalisti, Coez, Calcutta, Salmo, Kasabian, Skin, Anthrax, Bring me the Horizon e davvero tantissimi altri grandi nomi del panorama musicale nazionale ed internazionale. I titolari commentano a malincuore la notizia con queste parole: «Con rammarico dobbiamo prendere atto della situazione. Non sappiamo se e quando riapriremo, di certo sappiamo che nell'attuale condizione è impossibile per noi pensare di farlo, la capienza ridotta del locale non ci consentirebbe di adattarlo con dei posti a sedere che non sarebbero sufficienti nemmeno a coprire i costi, oltre che snaturare radicalmente quella che è l’idea di concerto che da venticinque anni si è sempre vissuto al New Age, sotto il palco, abbracciati a cantare le canzoni del proprio artista preferito. Tutto questo è incompatibile con l’emergenza sanitaria in atto che rispettiamo perché riguarda tutti noi e per questo motivo abbiamo deciso che torneremo solo quando sarà possibile farlo senza modificare radicalmente la normale natura di un luogo deputato all’intrattenimento e all’ aggregazione». Il New Age club è di proprietà di Suonica, società che si occupa di ideazione ed organizzazione di eventi e che produce diversi format in tutta Italia, tra cui i celebri “Random “ e “Febbre a 90“. Con l’intero comparto della musica dal vivo e degli eventi praticamente fermo dal 22 febbraio scorso, il settore sta attraversando una crisi senza precedenti e numerose sono le incognite per una ipotetica ripartenza. Di certo si sa solo che nei prossimi mesi le porte del New age resteranno chiuse e verrà meno un importante polo in grado di attirare, in occasione dei concerti, appassionati da tutto il Nord Italia, con relativi benefici anche per l’economia del territorio.

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