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«Non ci sono le risorse»: da maggio niente cassa integrazione per gli artigiani

Le casse di Ebav sono vuote, in attesa dei finanziamenti del governo. Il presidente della Confartigianato della provincia di Treviso Vendemmiano Sartor: «Speriamo sia una questione di giorni»

Niente cassa integrazione per gli oltre 5 mila i lavoratori artigiani della Provincia di Treviso a partire da maggio. Ebav infatti attende le risorse da Fsba, il fondo di solidarietà dell'artigianato che è   il forziere del  mondo dell'artigianato, che ad oggi non ricevuto nulla. Un bel problema per i lavoratori del settore impegnati in provincia e le loro famiglie, a cui adesso non resta che aggrapparsi alla speranza che, come "promesso" nel decreto di Agosto, il governo abbia trovato le coperture.

«La struttura Ebav- spiega il presidente della Confartigianato della Provincia di Treviso Vendemmiano Sartor - è pronta e una volta ricevuti i fondi è in grado di pagare in un giorno. Ma resta il fatto che metà del mese di settembre i soldi ancora non ci sono. Il punto è  che a Fsba è stato detto dall'Esecutivo di fare prima con i soldi che aveva in cassa e poi sarebbe arrivata la copertura dello Stato: finiti i 280 milioni di disponibilità ad aprile l'ente ha però dovuto bloccare  le erogazioni. Insomma, alle parole non sono seguiti i fatti».

«A essere onesti - torna a dire Sartor - nella maggior parte dei casi si tratta di integrazioni salariali perché, dalla fine del lockdown, molti addetti sono tornati al lavoro almeno parziale per cui non c'è, nella maggiora parte dei casi, uno perdita totale del reddito. Ma sicuramente i ritardi del governo nel garantire la coperture hanno penalizzato i dipendenti delle nostre imprese. A questo punto dovrebbe comunque essere una questione di giorni».

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