Nuovo Dpcm, Zaia: «Alcuni parametri sono da rivedere»
Lunedì 22 febbraio il Governatore insieme al dottor Mongillo hanno fatto il punto sulle vaccinazioni. Incidenza delle varianti al 17,8%. Scoperte fino a oggi 17 varianti in Veneto
«Domenica sera, 21 febbraio, abbiamo avuto il primo incontro con il nuovo Governo insieme ai Ministri Gelmini e Speranza. Eravamo d'accordo sulla proroga del divieto di spostamento tra le regioni. Il grosso della discussione è stato però sul nuovo Dpcm. Spero sia l'ultimo per poi uscire da questa tragedia chiamata Covid».
Inizia con queste parole, lunedì 22 febbraio, il nuovo punto stampa del Governatore Luca Zaia sull'emergenza Covid in Veneto: «Alcuni parametri sono da rivedere - ha detto il Governatore - Ho chiesto che il Cts (Comitato tecnico scientifico) venga rafforzato e abbia un portavoce come accade in Germania o negli Usa. Penso poi che, più dell'indice Rt, siano importanti i dati dell'ospedalizzazione e dei ricoveri. Ci preoccupano le varianti, l'incidenza delle mutazioni in Veneto è del 17,8%. Fino ad oggi abbiamo trovato 17 varianti del virus nella nostra Regione. Siamo circondati da Regioni con dati preoccupanti. Abbiamo parlato della riapertura di ristoranti, cinema, locali e ristoranti ma non siamo entrati nel vivo del ragionamento. Da settembre la Regione può prendere misure più restrittive rispetto a quelle del Governo ma, secondo me, vanno prese solo su valide basi scientifiche. In Veneto avevamo fino a 150 ricoverati al giorno durante le scorse settimane. Negli ultimi giorni ne ricoveriamo 15-20 al giorno. Ecco perché continuo a chiedere ai cittadini di non abbassare la guardia. Altro tema con il Governo è stato quello dei ristori: in Veneto persi 60mila posti di lavoro di cui 35mila solo nel settore del turismo.
Nel weekend i tamponi in piazza Borsa a Treviso hanno dato solo due positivi su 253 test confermati dal tampone di terza generazione e poi dal tampone molecolare. Sul Monte Grappa il gestore ci ha detto che le 500 persone rimaste bloccate dalla slavina sono state ospitate nel rispetto delle norme anti-Covid, facendo aspettare a turno in auto i presenti. Ecco perché non abbiamo fatto un'ordinanza con obbligo di tamponi per chi era rimasto bloccato. Le vaccinazioni stanno iniziando a fare effetto - ha detto il Governatore - i cluster ospedalieri si sono ridotti notevolmente. Spero che il presidente Draghi ci possa dare una mano per rimpinguare le nostre scorte. I medici di base hanno firmato l'accordo nazionale per fare vaccini alla popolazione. Entro questa settimana convocheremo i rappresentanti del Veneto per fargli firmare un nostro accordo regionale a cui stiamo lavorando. In questo modo saremo in grado di arrivare fino a 50mila dosi al giorno: l'importante è che i vaccini arrivino perché così saremo in grado di vaccinare in tre mesi tutti i veneti. Ad oggi la trattativa è in stallo» conclude Zaia.
Il bollettino di Azienda Zero
Nelle ultime 24 ore sono 509 i nuovi positivi su 10314 tamponi per un'incidenza che sale a 4,93%. 327mila i positivi in Veneto dall'inizio della pandemia. 22.284 le persone attualmente positive in Veneto. 1345 i ricoverati di cui 136 in terapia intensiva (uno in più rispetto a ieri). Altri nove decessi a livello regionale nelle ultime 24 ore. Veneto resta l'ottava regione per numero di decessi.