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Morto Bepi Covre, ex parlamentare della Lega e sindaco di Oderzo

Il "leghista eretico", come lui stesso si definì, è spirato martedì 24 marzo: era malato da tempo. Fondò il "Movimento dei sindaci" con Gentilini e il giornalista Giorgio Lago

Giuseppe Covre, per tutti Bepi, il "leghista eretico", come lui stesso amava definirsi, ci ha lasciato. Attivissimo nella Liga Veneta tra gli anni '80 e '90, ex parlamentare ed ex sindaco di Oderzo, è mancato nella giornata di oggi, martedì 24 marzo, all'età di 69 anni (avrebbe festeggiato i 70 anni, il prossimo 3 aprile): da tempo era malato.

Personaggio poliedrico, politicamente indipendente, Covre era una mente libera che fondò il "Movimento dei sindaci" con Giancarlo Gentilini e il giornalista Giorgio Lago, ma soprattutto è stato sindaco del Comune di Oderzo dal 1993 (primo non democristiano della storia del Comune trevigiano) fino al 2001. Nel 1996 venne eletto come parlamentare alla Camera dei deputati e al termine del mandato, nel 2001, decise di non ricandidarsi, nonostante la quasi sicura rielezione a primo cittadino.

Il ricordo di Luca Zaia

Sulla sua pagina Facebook ufficiale il Governatore del Veneto ha voluto ricordare Covre con queste parole: «Se ne va un amico, un pezzo di storia fondamentale della Lega che ha scritto pagine importanti nelle vicende della nostra comunità. Per trent’anni è stato un punto di riferimento: per noi che, ragazzini, cominciavano ad assaporare il gusto della politica; per una generazione di amministratori che hanno avuto in lui l’esempio di un grande sindaco, il primo a sdoganare la Lega. Incallito autonomista, lo chiamavamo l’eretico (e a lui piaceva farsi definire così) per la sua capacità di esprimere le sue idee sempre con grande franchezza e lucidità di visione futura. Le chiacchierate con Bepi Covre, l’ho sentito l’ultima volta la settimana scorsa, erano sempre un momento di importante confronto, con lui sempre attento e curioso nel cogliere i segni del mondo che cambia, delle trasformazioni del popolo veneto, sempre capace di cogliere quelle sfumature che anticipano le trasformazioni della società. Mi mancherà molto Bepi, il suo pensiero ma anche il suo modo di intendere l’amministrazione e quella capacità di visione strategica che sono davvero di pochi. Portò i temi dell’autonomia dal Veneto a livello nazionale. Tutti gli dobbiamo qualcosa ed essere grati. Condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari».

Il messaggio del sindaco di Oderzo

«Grazie Bepi per la sua spinta verso il bene». Inizia con queste parole il messaggio dell'attuale sindaco di Oderzo, Maria Scardellato. Bepi Covre è mancato ai suoi cari, ai suoi molti amici, ai suoi cittadini che dopo tanti anni lo chiamavano ancora sindaco, al mondo politico e culturale con il quale ha sempre voluto confrontarsi con curiosità e onestà intellettuale. L'attuale primo cittadino ha affidato a una lunga lettera d'addio pubblicata su Facebook il suo saluto all'ex sindaco di Oderzo, condividendo il discorso scritto da Covre per l'inaugurazione del centro disabili di via Dalmazia che hai realizzato nel 1995.

«La storia di Bepi è una storia di forza e intelligenza a servizio degli altri - scrive Scardellato - Generosità non solo di cuore ma anche di testa. È vero che era ambizioso, lo prendevamo in giro perché non sapeva resistere davanti ad un microfono, ma l’ambizione di fare il bene è il migliore motore sociale. Tutti sanno quanto bene ha fatto come persona pubblica, io ora so, perché moltissime persone me lo hanno detto, quanto bene ha fatto anche privatamente in silenzio, senza microfono. Caro Bepi , ci sarebbe stato il mondo ad accompagnarti perché tu hai avuto attenzione per tutti: grandi e piccoli, ricchi e poveri, persone semplici e potenti. E tutti ti vogliono bene. Ti sarebbe piaciuto vederci tutti insieme. Ci saremo comunque».

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