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Il Covid non ferma la tradizione: a Oderzo e Codognè i Panevin si faranno in casa

Le due sindache hanno deciso di permettere i noti roghi nel rispetto delle norme vigenti. No quindi ad assembramenti di quartiere, le pire potranno stare solo in proprietà privata

Sono autorizzati i piccoli panevin di famiglia (inteso il solo nucleo familiare) e non saranno ovviamente possibili festeggiamenti di borgata o di frazione, oltre che vietati chiaramente gli assembramenti. Saranno sostanzialmente queste le regole che a Oderzo e Codognè si dovranno rispettare la sera del prossimo 5 gennaio, ovvero il momento di quando solitamente vengono accese le tradizionali pire dei panevin. Quest'anno sarà dunque un'Epifania diversa dal solito, ma non per forza meno bella. Entrambi i Comuni sopracitati, infatti, negli ultimi giorni hanno emesso delle specifiche ordinanze che vanno a normare la realizzazione dei panevin sul loro territorio. Si parla così di panevin "casalighi", in proprietà privata, all'aperto e alla presenza di soli conviventi. A Oderzo, inoltre, prima dell'accensione si dovrà dare comunicazione della stessa in Municipio, mentre a Codognè la misura massima consentita sarà di 3 metri e solo per pire non nei giardini di casa ma "in campagna".

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