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Attualità Oderzo / Via Giuseppe Garibaldi

Sportello di welfare integrato a Oderzo: allo studio un progetto pilota per i servizi Inps

Le amministrazioni comunali di Oderzo, Motta di Livenza e degli altri Comuni dell’IPA Opitergino Mottense si sono mobilitate per evitare la smobilitazione dei servizi esistenti nel territorio

«Le Amministrazioni comunali di Oderzo, Motta e degli altri Comuni dell’IPA Opitergino Mottense si parlano e non ragionano più con un’ottica di campanile, ma sanno benissimo che l’interesse di tutti è agire con un’ottica di territorio più vasto – dichiara il sindaco di Oderzo, Maria Scardellato - Il problema dell’elevato costo dell’attuale sede INPS è cosa nota e un’eventuale chiusura degli uffici di Oderzo riguarderebbe tutto il comprensorio. Tra aindaci ne abbiamo già parlato e ne parleremo anche alla prossima riunione dell’IPA. Nessuna amministrazione ritiene sia possibile, e nemmeno giusto, che siano i comuni a dover pagare l’affitto dell’INPS (già ci pesa pagare l’affitto dell’Agenzia delle Entrate), ma abbiamo convenuto che tutti si possono adoperare per cercare soluzioni. Il Sindaco Righi ha fatto appello ai privati di Motta e ha fatto bene. Per parte nostra, approfittando della recente notizia dello spostamento degli uffici di Piave Servizi, dall’attuale sede all’interno di Palazzo Moro in via Garibaldi a via Battisti, abbiamo messo in contatto il Presidente della Fondazione Moro con il Direttore dell’INPS».

Si è svolto un proficuo – così come definito dagli stessi interessati – incontro tra Fondazione Moro, proprietaria dei locali siti in via Garibaldi, Direzione provinciale dell’INPS e Comune in occasione del quale è emersa la possibilità non solo di conservare nel territorio la presenza dell’Istituto di Previdenza, ma addirittura di sviluppare l’attivazione di un nuovo ulteriore servizio innovativo per la cittadinanza. Come già sperimentato in altre città italiane, ma per la prima volta nel Veneto, il territorio di Oderzo si candida ad ospitare uno sportello di cosiddetto “welfare integrato” nel quale INPS e Comune – condividendo banche dati, informazioni e buone prassi – siano in grado, in un’ottica di rete, di collaborare tra loro in modo attivo al fine di fornire all’utenza una risposta rapida, corretta ed esaustiva alle domande più frequenti sui servizi e sulle opportunità socio-assistenziali presenti nel territorio (ascolto, orientamento, aree di competenza, requisiti di accesso). Per la prima volta, dunque, uno sportello fisico potrà essere “disegnato” sulle esigenze del cittadino con un servizio che renderà disponibili - in un unico punto di somministrazione – informazioni e dati altrimenti in possesso di enti e soggetti diversi.

Il sindaco di Oderzo commenta così i risultati dell’incontro: «Analizzata la proposta del Direttore provinciale dell’INPS di creare una sorta di “sportello unico” in ambito socio-assistenziale, ho subito condiviso il progetto intravvedendone le opportunità in termini di miglioramento dei servizi al cittadino, da un lato, e di ottimizzazione nella gestione delle risorse, dall’altro. Si tratta di un progetto pilota importante per la cittadinanza che – tarato sulle esigenze specifiche del nostro territorio – va (giustamente) nella direzione opposta a quella paventata della riduzione dei servizi presenti nel comprensorio di Oderzo». Le Amministrazioni comunali di Oderzo, Motta di Livenza e degli altri Comuni dell’IPA Opitergino Mottense si sono mobilitate per evitare la smobilitazione dei servizi esistenti nel territorio ed, in particolare, del locale sportello INPS la cui attività ha subito – negli ultimi anni – un’importante implementazione per effetto di nuove competenze attribuite dalla normativa nazionale in materia di prestazioni assistenziale.

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