rotate-mobile
Attualità

Operazione “Strade Sicure” a Treviso, il Governo taglia 15 militari

Il sindaco: «Comprendo la necessità di fronteggiare missioni di pace o di agire in zone di confine o nei valichi di frontiera marittima, ma la presenza dell’esercito rappresentava un riferimento e un servizio utile»

«Esprimo forte rammarico per la decisione di ritirare 15 militari operanti nel territorio provinciale di Treviso nel servizio “Strade Sicure” a partire dal 1 aprile. La presenza dell’Esercito nel territorio rappresentava un importante presidio in un’ottica di prevenzione e contrasto alla criminalità». Così il sindaco Mario Conte sulla decisione del Ministero dell’Interno di tagliare (o implementare in altri luoghi e ambiti) i servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili da parte dei militari. «Comprendo la necessità di fronteggiare gli impegni derivanti dalla partecipazione a missioni di pace o di agire in zone di confine o nei valichi di frontiera marittima, ma la presenza dell’esercito rappresentava un riferimento e un servizio utile e in sinergia con le forze di polizia per il mantenimento dell’ordine pubblico. L’auspicio è che il servizio di vigilanza venga redistribuito garantendo la copertura totale del Paese».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operazione “Strade Sicure” a Treviso, il Governo taglia 15 militari

TrevisoToday è in caricamento