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Attualità Monastier di Treviso / Via Papa Giovanni XXIII, 7

Ospedali Covid free, Monastier diventa modello internazionale

La struttura ha garantito cure in sicurezza ai pazienti Covid-negativi affetti da altre patologie. All'ospedale dedicato un capitolo di un'importante pubblicazione internazionale

Durante la pandemia Covid il presidio ospedaliero di Monastier ha adottato fin da subito il Modello organizzativo "Covid-free" che ha consentito di operare in sicurezza nei confronti della stragrande maggioranza della popolazione non infetta dal virus e che necessitava di cure per le altre patologie. Un esempio virtuoso, validato in questi giorni dalla comunità scientifica internazionale grazie alla pubblicazione su uno dei siti più autorevoli del panorama scientifico: l’IntechOpen. Il capitolo “SARS-COV-2 pandemic: how to maintain a Covid-free hospital” redatto dal dottor Marco Bassanello, vicedirettore sanitario e Covid manager del Giovanni XXIII di Monastier, verrà pubblicato nel libro "Current topics in Covid-19 - Two years after" edito dal professor Alfonso J. Rodriguez-Morales.La pubblicazione ha messo in evidenza come la struttura sanitaria convenzionata trevigiana sia riuscita a garantire l’attività grazie alla Modulazione/Conversione dei reparti e dei servizi ospedalieri a seconda dell’andamento della pandemia. Ciò che è risultato determinante è stato il coordinamento snello ed efficace che fin da subito è stato adottato dal punto di vista decisionale. In accordo con l'amministratore delegato Gabriele Geretto, il direttore sanitario Ugo Coli, ha nominato un Covid Manager, il dottor Marco Bassanello, e sono stati coinvolti il primario di Medicina Maurizio D’Aquino, il presidente di Sogedin Massimo Calvani e il responsabile sviluppo e comunicazione Matteo Geretto dando così vita ad una vera e propria task force composta da figure sia sanitarie che tecniche il cui lavoro ha consentito il successo del modello Covid-Free Hospital.

da six U. Coli, M. Geretto, M. D'Aquino, G. Geretto, M. Calvani, M. Bassanello ORIZZONTALE

Le procedure

  • Utilizzo di tamponi molecolari sequenziali per i pazienti e per il personale, al fine di individuare immediatamente un cluster prima della sua diffusione.
  • Percorsi unilaterali in entrata-uscita dai Reparti/Servizi per utenza e personale.
  • Controllo ferreo dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
  • Controllo completo ai varchi in entrata e uscita dall'ospedale.
  • Procedure di sanificazione degli ambienti istantanee con strumenti di ultima generazione (con utilizzo del Perossido di Idrogeno) e della strumentazione operatoria grazie alla moderna centrale di sterilizzazione presente all’interno della struttura.
  • Isolamento di soggetti infetti in stanze a Pressione d’aria negativa con Aree di vestizione separate. 

I commenti

«Organizzare un Covid-free Hospital è stato molto complesso perché ha significato stravolgere la routinaria organizzazione di un ospedale; tuttavia è stata un’esperienza sanitaria formativa molto interessante sia in termini di rivoluzione dei processi sanitari, sia per la crescita umana e professionale del personale sanitario che si è sentito coinvolto nel processo di sensibilizzazione del nuovo modello organizzativo al punto da creare una vera e propria cultura dell’auto-sorveglianza» spiega il dottor Bassanello.

«Un periodo difficile dove la paura iniziale per una virus sconosciuto è stata subito sostituita dalla determinazione che ci ha portato ad agire immediatamente con metodologie anche drastiche ma che sono risultate efficaci per la salute degli utenti e del personale che opera nella struttura - aggiunge Matteo Geretto, responsabile Sviluppo e Comunicazione -. Personale sanitario, tecnico e amministrativo che ringrazio per l’impegno che hanno fin da subito dimostrato e il sacrificio al quale si sono sottoposti. Un lavoro di squadra essenziale per continuare a garantire, come struttura convenzionata, sostegno e collaborazione al Servizio Sanitario Nazionale - conclude Geretto -. Ci auguriamo che ciò che abbiamo vissuto nel 2020 non accada più ma qualora dovessimo ritrovarci in una nuova emergenza pandemica speriamo che questo modello di Covid-free Hospital possa essere d’aiuto per altre strutture che come noi hanno voluto garantire, in sicurezza, continuità nella cura di tutti i pazienti».

«Se durante la pandemia il carico dei pazienti Covid è stato devastante per il SSN, adesso - ribadisce il dottor Bassanello - lo è ancora di più se consideriamo gli arretrati in termini di prestazioni da recuperare e di danno alla salute dei ritardi accumulati, soprattutto in un periodo storico come questo di carenza degli organici». E se avessimo previsto Ospedali Covid-free per poter erogare prestazioni sanitarie a coloro che non si fossero ammalate/contagiate con Sars-Cov-2?
«Una domanda che mi pongo da sempre- continua il dottor Bassanello- perché se si dovesse ripresentare un evento catastrofico come è stata la Pandemia Covid, credo che sia assolutamente necessario mettere in atto tutti gli accorgimenti utili per arginarla, ma anche tutte le soluzioni per continuare ad erogare prestazioni alle persone non colpite (che restano pur sempre la stragrande maggioranza della popolazione malata). Il nostro Covid-free Hospital ha in questa occasione rappresentato un vero modello organizzativo alternativo».

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