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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Montebelluna

All'ospedale San Valentino la prima esperienza di "rete clinica chirurgica"

A Montebelluna doppio intervento chirurgico in collaborazione con il reparto di Urologia del Ca' Foncello di Treviso

Al San Valentino di Montebelluna la prima esperienza virtuosa di rete clinica chirurgica tra ospedali dell’Ulss 2 Marca trevigiana. Nelle scorse ore, infatti, sono state praticate l’asportazione di una voluminosa neoplasia epatica e l’asportazione di una neoplasia del rene destro nella stessa paziente, grazie alla equipe chirurgica dell’ospedale di Montebelluna, guidata dal direttore Maurizio De Luca per il fegato e alla equipe urologica dell’ospedale di Treviso, guidata dal direttore Mario Mangano, per quanto riguarda il rene. Equipe del Ca’ Foncello che ha raggiunto i colleghi a Montebelluna. Determinante l’interazione delle due direzioni mediche per garantire l’attuazione di questo delicato intervento chirurgico, in particolare il dr. Marco Morgante per la direzione medica dell’ospedale San Valentino e il dr. Stefano Formentini, direttore medico del Ca’ Foncello. La paziente, ancora ricoverata presso la chirurgia di Montebelluna, sta avendo un ricovero post operatorio regolare.

«Questa è la migliore risposta frutto di una riorganizzazione ospedaliera capace di portare l’eccellenza sanitaria dalla persona che ne ha necessità e urgenza – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana - Il caso clinico era stato discusso nelle consuete riunioni multidisciplinare in ambito di rete clinica, dove si è concordato di attuare la doppia asportazione. Da qui la decisione di inviare l’equipe medica urologica del Ca’ Foncello a Montebelluna senza spostare la paziente. Paziente che già si trovava in un ospedale come quello di Montebelluna che ha dei chirurghi eccellenti. Complimenti a tutti i protagonisti di questa significativa collaborazione che sarà sempre più la normalità».

«Negli ultimi due mesi, quindi in piena pandemia, sono stati regolarmente effettuati interventi oncologici presso i nostri ospedali – afferma il direttore delle chirurgie di Montebelluna e Castelfranco Veneto, Maurizio De Luca - Anche interventi oncologici con asportazioni multiple di organi per presenza contemporanea di più neoplasie nello stesso paziente. Interventi che sono stati praticati con metodiche mini-invasive per garantire  una rapida ripresa del paziente e ottimale stato immunitario, parametri particolarmente importanti, specie in corso di pandemia Covid. Per ora questa efficiente coordinazione ha dimostrato di dare buoni risultati e la maggioranza dei pazienti oncologici operati sono già stati dimessi. Infine, anche le riunioni del G.I.O. - Gruppo Interdisciplinare Oncologico Distretto di Asolo – effettuate ogni mercoledì pomeriggio, sono sempre state garantite. I colleghi coinvolti sono gli oncologi, pneumologi, gastroenterologi, radiologi (che consentono anche il collegamento web dei due ospedali), medici nucleari e anatomo-patologi, insieme a noi chirurghi, e tutti non hanno mai perso l’attenzione sulla problematica oncologica».

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