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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Ospedali, l'Ulss 2: «Nessun pressing sui lavoratori, assumeremo 8 nuovi Oss»

Il direttore generale, Francesco Benazzi, replica a stretto giro alle accuse del sindacato Fp Cgil. «In servizio 135 infermieri in più rispetto al 2019. Le sospensioni per il Green Pass non hanno influito»

Francesco Benazzi, direttore generale dell'Ulss 2, replica a stretto giro alle pesanti accuse sollevate giovedì 28 ottobre dal sindacato Fp Cgil di Treviso che ha denunciato una situazione di gravi carenze lavorative nelle sale operatorie del Ca' Foncello.

«La gran parte delle accuse che ci sono state rivolte dai sindacati non corrispondono a verità - esordisce Benazzi -. Prima di tutto abbiamo a disposizione 135 infermieri in più del 2019 (3.203 rispetto a 3.122) quindi non penso sia scorretto parlare di tagli al personale. Sugli staordinari, invece stiamo applicando la delibera regionale che prevede il pagamento di 50 euro lordi all'ora contro i 16 euro previsti nelle ore di lavoro straordinario standard. L'aumento della retribuzione per gli infermieri è stato voluto dalla Regione per incentivare il recupero delle prestazioni arretrate causa Covid - continua il direttore generale - Sono diversi gli infermieri che hanno aderito all'iniziativa, ben contenti di ricevere più soldi per le ore di straordinario che decidono di svolgere senza alcun tipo di pressione da parte nostra.

I sindacati parlano anche di turni di lavoro di oltre 12 ore al Ca' Foncello ed anche questa è una falsità - aggiunge Benazzi -. Al massimo i nostri turni di lavoro (contando anche gli straordinari) non hanno mai sforato le 11 ore e 50 minuti. Sui ritardi nell'esposizione del calendario dei turni lavorativi replico dicendo che il piano per le prime due settimane di ottobre era stato esposto per tempo. La sostituzione del dottor Pavan con la dottoressa Tesser ha però comportato un lieve rallentamento nell'organizzazione dei turni. Il completamento del calendario di ottobre verrà esposto domani perché dovendo gestire molte prestazioni legate ad ore di straordinario occasionali diventa difficile decidere una programmazione a lungo termine. Rispetto al 2019, però, riusciamo ad avere ancheun settore dedicato per le urgenze. Non è corretto, inoltre, dire che usiamo il personale senza formazione. La formazione deve essere adeguata. A tutto il personale è stata chiesta l'adesione scritta a questa progettualità. Sugli operatori socio-sanitari (Oss) stiamo invece prendendo provvedimenti - ammette il direttore generale - ne assumeremo 8 nuovi per i trasporti e il "pedonaggio" dei pazienti. Con la nuova Cittadella della salute l'organizzazione delle sale operatorie sarà migliorata. Mi sento di dire - conclude Benazzi - che non c'è nessuna drammaticità nei nostri ospedali. Stiamo recuperando una media di 2-3mila prestazioni chirurgiche arretrate al mese. Escludo invece correlazioni tra questa polemica sollevata dai sindacati e le sospensioni del personale sanitario senza Green Pass: riguardano 2 infermieri a Conegliano, 1 a Vittorio Veneto, 1 a Castelfranco, 1 a Montebelluna, 2 infermieri. Numeri davvero bassi che nulla hanno a che vedere con questa polemica». 

Il bollettino Covid

Giovedì 28 ottobre sono 36 i pazienti ricoverati negli ospedali della Marca, di cui solo 1 in terapia intensiva a Vittorio Veneto. La Marca ha raggiunto l'80,6% di copertura vaccinale nella popolazione sopra i 12 anni. Il 90% dei 90enni è vaccinato mentre l'incidenza a livello provinciale rimane di 44 casi su 100mila abitanti. L'età media dei positivi varia tra i 30 e 60 anni (il 56% del totale) mentre scendono al 23% i ragazzi contagiati con meno di 12 anni.

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