Paese, "no" del sindaco ai controlli del Comune sul Green Pass
Il primo cittadino Katia Uberti: «I sindaci, o quantomeno io, non si metteranno certamente a fare gli “sceriffi” dei gestori di bar e ristoranti al chiuso, o delle palestre, piscine e impianti per gli sport di squadra»
«I sindaci, o quanto meno io, non si metteranno certamente a fare gli “sceriffi” dei gestori di bar e ristoranti al chiuso, o delle palestre, piscine e impianti per gli sport di squadra». Lo ha detto oggi il sindaco di Paese Katia Uberti, intervenendo sul Green Pass deciso dal governo.
«L'applicazione del cosiddetto “passaporto sanitario” agli eventi o nelle situazioni di grande affluenza ha indubbiamente una logica – ha detto Katia Uberti – ed è gestibile con i protocolli di sicurezza delle strutture che li ospitano. Ma il fatto che i gestori possano essere addirittura sanzionati qualora non riescano a verificare efficacemente non mi pare la strada giusta, tenuto conto che i controlli non sono proprio di semplice applicazione e potrebbero anche dare vita a possibili tensioni con il pubblico».
«Le istituzioni – ha concluso il sindaco di Paese – dovrebbero piuttosto muoversi con i cittadini, per esempio spiegando a chi non vuole sottoporsi alla vaccinazione ciò che questo può significare, confermando interventi “forti” sulle categorie ritenute essenziali»