Paese, tre progetti di lavoro per i cittadini con il reddito di cittadinanza
La giunta comunale ha approvato una delibera con la quale ai percettori della misura verrà “offerta” un' occupazione nell'ambito del sociale, della manutenzione delle aree comunali e dei servizi alla scuola. Il sindaco Katia Uberti: “Un modo per restituire alla comunità qualcosa alla comunità che li sostiene”
Partiranno entro fine mese le iniziative per attività "socialmente utili" indirizzate ai percettori del reddito di cittadinanza residenti a Paese. La giunta comunale, nella seduta di lunedì scorso 11 luglio, ha varato tre progetti di pubblica utilità che vedranno coinvolti, a partire dal prossimo mese di agosto e per un periodo di un anno, le persone che usufruiscono del sostegno nazionale dedicato a chi non ha lavoro ed è privo di altre fonti di reddito.
«Non una misura "punitiva" - ha detto il sindaco di Paese Katia Uberti - ma un modo per queste persone di restituire qualcosa alla comunità che si è fatta carico dei loro problemi. Il reddito di cittadinanza è una misura che rappresenta una corsia emergenziale per coloro che non riescono a trovare una occupazione ma non può diventare un' alternativa eterna all'occupazione. Credo che anche coloro che ne beneficiano siano interessati ad un percorso che in qualche maniera favorisce l'acquisizione di competenze e l'acquisizione di nuove conoscenze mediante esperienze che sono principalmente formative».
A 30 percettori del Rdc (ad esclusione di chi ne beneficia per problemi di disabilità o malattia) l'Amministrazione, che ha già avviato le procedure di chiamata, proporrà un progetto di lavoro chiamato "Anch'io Cresco Paese", che si svolgerà presso l'asilo comunale "Piccolo Orme" di Castagnole, uno denominato "Anch'io curo Paese", centrato sulla pulizia e sulla manutenzione dei parchi e degli edifici comunali (la manutenzione delle aree a verde su tutto il territorio urbano e del Comune di Paese, la pulizia e manutenzione dei parchi o dei cimiteri, la pulizia e sanificazione degli immobili di proprietà comunale ed aree attigue, compresi eventuali spostamenti ed alienazione materiali, l'assistenza durante le manifestazioni svolte sul territorio attraverso la sensibilizzazione al riciclo e la raccolta di eventuali residui lasciati durante e dopo l’evento) e infine uno che ha come punto focale i servizi sociali supportando gli operatori addetti all’assistenza nel disbrigo di piccole pratiche quotidiane (dalle pulizie degli assistiti alla spesa per le persone fragili e in difficoltà) e la condivisione di momenti di socializzazione.
"Durante la fase preparatoria - continua la Uberti - si cercherà di comprendere le capacità professionali, i titoli di studio, il tipo di attitudine a determinate mansioni, la cultura media, le capacità relazioni, dialogiche e manuali delle persone coinvolte nei progetti di utilità collettiva, poiché l’obiettivo è il rafforzamento delle proprie abilità e competenze professionali, esperienziali e personali. Il progetto considera la formazione fondamentale per il corretto approccio alle attività programmate e la tutela dell’integrità fisica e della salute dei lavoratori come obiettivo prioritario. Ad esempio il progetto relativo all'asilo impiegherà prevalentemente donne con predisposizione al lavoro con i bambini e che siano puntuali, affidabili e precise".
I beneficiari del reddito di cittadinanza faranno un periodo di affiancamento iniziale agli operatori in servizio nei diversi settori di pertinenza del progetto. Durante questa fase si svolgerà anche una formazione specifica relativa alle norme sulla sicurezza sul lavoro e alle mansioni che dovranno svolgere. Tutte le spese assicurative e relative al materiale utilizzato saranno a carico del Comune.