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Attualità Montebelluna / Viale della Vittoria

Malattia incurabile, la professoressa Paola Faccin muore a 57 anni

Insegnante di Lettere al liceo "Veronese" di Montebelluna lascia marito e due figli. Sabato 8 maggio, alle 10.30, i funerali nella chiesa arcipretale di Caerano di San Marco

A pochi mesi dalla scomparsa della professoressa Paola Vergani, il liceo "Veronese" di Montebelluna vive un'altra perdita, dolorosa e lacerante. E' quella della professoressa Paola Faccin, docente di lettere dell'istituto.

Giovedì 6 maggio l'insegnante è mancata all'affetto dei suoi cari a soli 57 anni. Ormai da diversi anni le era stato diagnosticato un tumore contro cui ogni cura si è rivelata inutile. Residente a Maser, aveva iniziato ad insegnare al "Veronese" una ventina d'anni fa, dopo aver lavorato in diversi altri istituti della zona. Un'insegnante diventata presto un vero e proprio punto di riferimento per alunni e colleghi. Coerente e determinata in cattedra, sapeva essere sempre disponibile ed estremamente umana non appena ce n'era bisogno. Dopo la scoperta della malattia, aveva cercato di non perdersi mai d'animo continuando a insegnare fino a quando le forze gliel'hanno consentito. Moglie dell'architetto Fiorenzo Bernardi, Paola lascia due figli, Alessandro ed Elisa, i fratelli Walter e Marco oltre ad amici, colleghi e centinaia di alunni che oggi la ricordano con affetto. I funerali saranno celebrati sabato 8 maggio, alle 10.30, nella chiesa arcipretale di Caerano di San Marco. Dopo le esequie la salma sarà cremata.

Il ricordo del liceo Veronese

L'istituto di Montebelluna ha voluto ricordare la sua docente con un commovente messaggio pubblicato su Facebook: «La scomparsa della professoressa Faccin ci lascia attoniti, smarriti, in una parola "orfani" di un'insegnante che ai colleghi, agli alunni e a tutto l'istituto ha trasmesso non solo una preparazione culturale profonda, ma soprattutto un modo di gestire rapporti e relazioni all'insegna dell'umanità e della disponibilità, pur senza perdere rigore e onestà intellettuale. Ci consoliamo pensando che "sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna". E, in questo caso più che mai, l'eredità è profonda e ricca. Ciao Paola! Siamo fieri di aver percorso con te un tratto del nostro cammino».

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