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Insulti omofobi a Manuel Zardetto, papà gay "Più bello d'Italia"

Coordinamento Lgbte Treviso si schiera al fianco del 34enne vittoriese. Gay dichiarato è stato bersaglio di insulti e minacce sui social dopo la vittoria del concorso di bellezza

Insulti omofobi a Manuel Zardetto – gay dichiarato, vincitore del premio "papà più bello d'Italia" – e alla figlia. Il coordinamento Lgbte di Treviso esprime piena solidarietà al 34enne vittoriese e alla figlia, colpiti da una pioggia di minacce e offese sui social. Per l’associazione si tratta di atti gravi che trovano spazio in un clima omofobico diffuso, purtroppo, anche nella Marca.

Esternazioni discriminatorie che traggono forza da chi nel dibattito pubblico sui diritti delle persone e delle famiglie Lgbt non perde occasione per reiterare messaggi di odio e disprezzo. «Un vero e proprio caso di hate speech, quello diretto a Manuel Zardetto e alla figlia, da condannare senza se e senza ma - commentano i vertici del coordinamento trevigiano - Questi atti di violenza verbale, oltretutto, non fanno altro che consolidare gli stereotipi, alimentare i pregiudizi nei confronti di chi sceglie di vivere apertamente la propria vita e identità, nonché alimentare un clima di odio. Nonostante i grandi passi compiuti nel nostro territorio, anche con iniziative sostenute dalle istituzioni locali, al fine di promuovere l’inclusione e la coesione sociale, la parità tra le persone e l’abbattimento del pregiudizio, ci sono evidentemente ancora molti, anche trevigiani, per i quali la genitorialità e l'omosessualità sembrano escludersi a vicenda. Ma non è affatto così e la conferma arriva anche dalla Corte costituzionale che proprio il 28 gennaio scorso ha invitato il legislatore a intervenire per riconoscere i figli delle coppie dello stesso sesso. Il percorso per il riconoscimento dei pieni diritti delle persone e delle famiglie Lgbt è ancora lungo e questa ne è la prova».

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