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Pasta Zara, interviene la Cgil: "Servono chiarezza e garanzie per i lavoratori"

Il segretario generale della Cgil, Giacomo Vendrame, è intervenuto sul caso dell’azienda trevigiana vicina al fallimento. Il suo appello alle istituzioni: "Operino per la trasparenza"

TREVISO Pasta Zara, un intreccio di esposizione bancaria ingiustificata e investimenti azzardati. “Nodi che vanno sciolti dentro un quadro di trasparenza nel rispetto dei lavoratori che oggi vivono nella preoccupazione e nell’incertezza assoluta”. Afferma Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso.

Fatturato positivo ma una domanda di concordato in bianco depositata in tribunale e contributi previdenziali non versati negli ultimi mesi. L’ombra del fallimento si allunga. La bolla esplosa nella ditta di Riese Pio X, che solo nel trevigiano conta oltre 170 dipendenti, non lascia indifferente la Cgil provinciale che attraverso l’azione diretta della categoria, la Flai Cgil, sta monitorando l’evolversi della complicata situazione, non credendo all’abbonimento del patron Furio Bragagnolo.

“Le discutibili operazioni finanziarie operate negli ultimi tempi hanno drenato dall'azienda risorse necessarie all'attività - dichiara il leader del sindacato trevigiano - investimenti sbagliati che mettono oggi a repentaglio una realtà produttiva storica e ben posizionata sul mercato, tant'è il risultato economico positivo con il quale ha chiuso il 2017. Troppi i nodi legati al credito e gli intrecci tra società di controllo e finanziarie. Un groviglio - ribadisce Giacomo Vendrame - che non fa pensare a nulla di buono, anzi. Serve dunque fare chiarezza e rendere trasparenti le operazioni antecedenti, quelle che vedono Bank of China detentrice in pegno della quota di controllo del gruppo, e sul ruolo delle società pubbliche dentro la struttura della proprietà, un quarto del totale”. “Chiarezza e trasparenza - sottolinea Giacomo Vendrame - anche nel piano industriale che il nuovo vertice aziendale si appresta a varare, al fine di garantire, nel rispetto dei lavoratori, i protagonisti del successo del marchio, i livelli occupazionali e l’indotto sul territorio. Un appello - conclude Vendrame - che rivolgiamo anche alle Istituzioni coinvolte”.

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