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Dalla Carta al Patto di Treviso: «Nuova alleanza per giovani e famiglie»

Sabato 13 novembre si sono conclusi a Palazzo dei Trecento gli incontri dedicati alla stipula del nuovo "Patto di Treviso", un'intesa sul rapporto tra minori, informazione e web

A 30 anni dalla firma della "Carta di Treviso", protocollo firmato da Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Telefono Azzurro con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia, i protagonisti della “mediasfera” si sono riuniti questo weekend nel capoluogo della Marca per stringere una nuova alleanza e rispondere ai nuovi interrogativi sul rapporto fra minori, informazione e web che negli ultimi anni, con l’avvenire delle piattaforme di condivisione social e streaming, ha subito una vera e propria rivoluzione. Venerdì 12 e sabato 13 novembre, istituzioni, stampa e creatori di contenuti hanno sancito il "Patto di Treviso", affrontando tematiche attuali, dalle criticità nel rapporto fra mediasfera (che raccoglie l’attualità dei media) e minori agli strumenti disponibili per risolverle. Sabato 13 novembre, nella giornata di chiusura a Palazzo dei Trecento, sono intervenuti il Prefetto Maria Rosaria Laganà, il Vescovo di Treviso, Michele Tomasi, Carlo Nordio ex magistrato e giornalista, Carla Garlatti, autorità garante per l’Infanzia, Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la Privacy, Ernesto Caffo presidente di Telefono Azzurro e Guido Scorza.

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I commenti

«Negli ultimi 30 anni il mondo dell’informazione è cambiato e con esso il rapporto fra i giovani e i media, che ora spaziano dalla tv ai nuovi contenuti sul web - le parole del sindaco di Treviso, Mario Conte - Queste due giornate proprio nella Città in cui venne firmato il protocollo nel 1990, sono state un’importante occasione di confronto per dare vita a un nuovo Patto di Treviso, un decalogo che vuole essere anche il punto di partenza, insieme alla Carta di Treviso, per una tutela dei minori che sia più vicina alle esigenze del mondo attuale, basato su dinamiche particolarmente complicate e alle quali anche il mondo dell’informazione deve adattarsi».«La Carta di Treviso ha rappresentato negli ultimi decenni, e continua a rappresentare, la stella polare per un’informazione rispettosa dei  diritti dei minori, soggetti vulnerabili in tutti i contesti e in quello mediatico in modo particolare - conclude il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo - Negli ultimi trent’anni, tuttavia, la mediasfera è completamente cambiata rispetto a quella oggetto delle previsioni della Carta. Appare quindi necessario, partendo dai suoi valori fondanti, rinnovare un’intesa tra tutti i soggetti, vecchi e nuovi, coinvolti nella produzione dei contenuti informativi. Treviso, città natale della Carta, è il luogo ideale, simbolico e non solo simbolico per avviare un percorso che partendo proprio dalla Carta e dai suoi valori guardando al futuro, dia i natali a un’iniziativa capace di andare al di là della Carta. Per non essere solo un esercizio di redazione condiviso e mutistakeholder di una nuova Carta, ma per rappresentare una vera e propria intesa, un’alleanza tra una pluralità di soggetti che assumano l’impegno comune a rendere la mediasfera a misura di bambino. Un vero e proprio Patto, per l’avvio di una nuova fase».

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