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A Pederobba polemiche su Contarina: pronta la tassa rifiuti sulle casere del Monfenera

Tutto pronto per attivare le utenze che non erano mai state mappate, anche per i proprietari delle tradizionali “casere”, ma l’amministrazione non ci sta e convoca i vertici della società

PEDEROBBA E' polemica in queste ore a Pederobba dopo la scoperta che Contarina ha mappato alcune casere sul Monfenera, circa una ventina. L'obiettivo dell'azienda è difatti quello di tassare tali immobili con la tassa sui rifiuti, nonostante molte di queste siano completamente disabitate o usate solo un paio di giorni all'anno. "Contarina ha deciso che le nostre casere devono pagare la tariffa sui rifiuti - dichiara il consigliere comunale Fabio Maggio - Chiunque conosca il Monfenera sa cosa significhi avere una casera. Spesso si tratta di strutture fatiscenti, ereditate da generazioni, alle quali spesso non arrivano nemmeno le utenze primarie come l’acqua (come in località San Bastian). E’ quindi una decisione assurda alla quale ci opporremo con ogni mezzo".

Una prima proposta dell'Amministrazione sarebbe quella di applicare almeno la tassazione sul turismo ecosostenibile, quindi non 103 euro di quota fissa ma bensì "solamente" 43. Il sospetto però è che Contarina stia mappando anche alcune zone dei comunli limitrofi come Cavaso del Tomba e Possagno, ma la speranza ultima è che, se non si può evitare la tassazione prevista, perlomeno venga utilizzata la stessa che viene ora applicata agli immobili sul Monte Grappa. Ma in tanti si chiedono se sia corretto pagare certe utenze quando si tratta di seconde o terze case mai utilizzate e quasi diroccate.

Per questo motivo è stata redatta una lettera urgente posta all’attenzione del CDA e del Presidente della società firmata di pugno dal sindaco Marco Turato e dal Consigliere Fabio Maggio che chiede un incontro immediato ai vertici di Contarina. Il tema è annoso, la raccolta dei rifiuti in territorio montano. Quanto dichiarato da Contarina è difatti contestato dall’Amministrazione. Il consigliere Fabio Maggio: “La società ci ha contatto un mese fa, abbiamo fatto presente le problematiche. In Monfenera le abitazioni adibite a prima casa sono la minoranza la maggior parte sono tutte seconde case, che vengono usate come depositi e ricoveri per chi cura il bosco, oppure vissute pochissime volte all’anno come luoghi di ritrovo per le giornate di festa. Ci troveremo di fronte al paradosso che queste abitazioni pagherebbero i rifiuti e non l’acquedotto perché da San Bastian in su l’acquedotto non esiste”.

"Le abitazioni coinvolte sono una ventina” spiega Maggio “contatteremo uno ad uno i proprietari in questi giorni per informarli e coordinare una risposta comune alla società. Sentiremo i sindaci delle zone limitrofe per avere una posizione comune da portare alla società. La montagna va difesa e promossa, chi oggi possiede casere contribuisce a tenere in ordine i boschi e i sentieri, non merita l’ennesimo balzello". Gli fa eco il sindaco Marco Turato: “Mi risulta che esista una tariffa adibita alla Zona Turismo Ecosostenibile Prealpi Trevigiane che copre una parte del Monfenera, anche a Pederobba, studiata proprio per garantire una forma di equità a chi possiede abitazioni o ha attività nelle zone meno coperte. Chiediamo un immediato incontro ai vertici di Contarina per discutere della possibilità di ampliare la zona di quella tariffa agevolata. E’ una semplice questione di equità, chi possiede una così detta 'casera', magari ereditata e non facendone uso, si ritroverebbe a pagare una tariffa che presuppone un uso pressochè continuo. Ci vuole un po’ di buon senso".

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