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Appello al Prefetto: «No all'apertura della sede di Forza Nuova a Treviso»

Petizione online su Change.org per chiedere che venga bloccata l'apertura della sede del partito estremista a Treviso, prevista per sabato 30 marzo. A proporla Coalizione Civica

Sono già numerose le firme sulla petizione al Prefetto di Treviso che Coalizione Civica ha lanciato poche ore fa su Change.org per chiedere che venga bloccata l'apertura della sede di Forza Nuova a Treviso, prevista per sabato 30 marzo.

Il testo della richiesta al Prefetto è il seguente: «Le chiediamo di non consentire l’apertura a Treviso della sede di Forza Nuova, prevista per sabato 30 marzo. Forza Nuova è la stessa organizzazione che nei giorni scorsi, nella nostra città, ha affisso dei vergognosi manifesti contro il docente “reo” di ospitare a casa propria dei giovani richiedenti asilo e non è certo il primo caso in cui quel movimento si caratterizza per posizioni discriminatorie e xenofobe. Nel volantino che annuncia l’apertura della sede Forza Nuova attacca con termini spregiativi l’interruzione di gravidanza a cui le donne possono fare ricorso sulla base di una legge della Repubblica. Nella nostra città nei giorni scorsi sono stati affissi manifesti inneggianti al centenario della costituzione dei “fasci di combattimento”. Non riteniamo ulteriormente tollerabili le sempre più frequenti scorribande neofasciste nella nostra città. Non è necessario - scrivono gli esponenti di Coalizione Civica - che le ricordiamo come la Costituzione vieta di ricostituire il partito fascista come scritto nel Codice Penale all’art 604 bis.

Stiamo già contattando in queste ore - concludono gli esponenti di Coalizione Civica - associazioni, forze politiche, gruppi che condividono con noi il rifiuto del neofascismo per organizzare altre iniziative in città contro l'apertura della sede di Forza Nuova, con il coinvolgimento e il protagonismo di tutti coloro che sappiamo essere contrari alla presenza di neofascisti e neonazisti nella nostra città. Ci appelliamo a tutte le democratiche e i democratici trevigiani perché la petizione abbia il massimo di condivisione possibile, come prima risposta. Perché continuiamo a pensare che il fascismo non è un'opinione ma un crimine».

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