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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Pari opportunità: Montebelluna approva il Piano delle azioni positive

Il progetto avrà durata triennale e servirà per migliorare le pari opportunità anche all'interno dell’ente. Al 1 gennaio 2020 il Comune conta 166 dipendenti di cui 91 donne

La giunta comunale di Montebelluna ha approvato ieri il nuovo piano triennale delle azioni positive, quel piano che viene messo a punto per garantire la piena realizzazione delle Pari Opportunità anche nella Pubblica amministrazione.

Disciplinato dalla direttiva 2 del 2019, esso mira ad una serie di obiettivi tra cui quello di sottolineare fortemente il legame tra pari opportunità, benessere organizzativo e performance delle amministrazioni, quello di semplificare l’implementazione delle politiche di genere con meno adempimenti e più azioni concrete e quello di spingere la pubblica amministrazione ad essere un datore di lavoro esemplare, punto di partenza per un cambiamento culturale nel Paese. Quello di Montebelluna, tra l’altro, è un Comune che, quanto alle “quote rosa” già evidenzia dati positivi. Al 1 gennaio 2020, infatti, l’ente conta 166 dipendenti di cui 91 donne (pari al 54%) e 75 uomini (46%). La prevalenza femminile è presente soprattutto nelle categorie C e D con rispettivamente 50 e 76 donne dipendenti rispetto ai 29 e 15 uomini. Il genere maschile, invece, prevale nella categoria B con 28 uomini, rispetto alle 12 donne.

Spiega l’assessore alle pari opportunità, Maria Bortoletto: «Tra le azioni individuate, nello specifico, vi sarà quella di organizzare il lavoro con modalità che garantiscano il benessere organizzativo, l’assenza di qualsiasi discriminazione e favoriscano la migliore conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita. Saranno inoltre promossi percorsi informativi e formativi che coinvolgano tutti i livelli dell’amministrazione, inclusi i dirigenti, a partire dagli apicali, che assumono il ruolo di catalizzatori e promotori in prima linea del cambiamento culturale sui temi della promozione delle pari opportunità e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. E ancora, saranno formulate proposte di indirizzo delle azioni positive, prevenzione o rimozione di situazioni di discriminazione e violenza, mobbing, disagio organizzativo all'interno dell'amministrazione pubblica. Un pacchetto di operazioni puntuali e coordinate volte a rendere il Comune modello ed esempio di benessere e di rispetto presso l’intera comunità». Conclude il sindaco, Marzio Favero: «Nella città di Montebelluna la parità di genere si sta affermando con grande evidenza e fa piacere che i dati dimostrino come il lavoro della macchina comunale dipenda in maniera significativa dal contributo intellettuale ed operativo delle donne inquadrate nella pianta organica del Comune. E’ un segno di progresso morale e civile di cui possiamo essere orgogliosi, anche come uomini perché testimonia la fine di pregiudizi ormai fuori dal tempo. Nell'esperienza quotidiana del lavoro, la differenza di genere lungi dall'essere un problema è invece una risorsa, anche morale perché le differenti visioni e sensibilità portano a sintesi più qualificate».

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