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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Ponte di Piave

Al via il progetto “Io tu noi: il Piave”, studenti impegnati in attività di citizen scienze

Un centinaio di istituti scolastici del Trevigiano e Veneziano coinvolti in attività didattiche e di monitoraggio ambientale lungo il tratto terminale del fiume

Educare le nuove generazioni ai temi del cambiamento climatico e del rischio idraulico attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti delle province di Treviso e Venezia. È questo l’obiettivo del progetto “Io tu noi: il Piave”, un percorso formativo che propone di avviare attività di monitoraggio ambientale e di raccolta dati di interesse scientifico grazie alla collaborazione dei più piccoli. Si tratta di un’operazione di “Citizen Science”, ovvero “scienza partecipata”, che porterà gli studenti ad essere parte attiva del processo di governance dell’acqua. A ideare e coordinare il progetto è l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, l’ente che si occupa di pianificazione per la difesa del suolo e tutela delle risorse idriche e degli ambienti acquatici, in sinergia con l’Assessorato all’Ambiente della Regione Veneto.

«Nell’ambito dei piani di riqualificazione fluviale del Basso Piave» ha spiegato Marina Colaizzi, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali «l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali ha infatti dato vita ad una serie di iniziative rivolte alle scuole del basso Piave, attraverso le quali cittadini e studenti potranno divenire maggiormente coscienti dei rischi esistenti e del valore e dei benefici derivanti da una loro partecipazione nel monitoraggio ambientale: aumentata consapevolezza nella collettività della necessità, in una società civile, di una collaborazione di tutti per il bene di tutti. La precedente edizione del programma educativo ha visto la partecipazione di oltre cento classi e ha registrato numerose manifestazioni di interesse da parte di studenti, docenti ed amministratori locali. Ringrazio la Regione Veneto che ha supportato economicamente la riproposizione dell’iniziativa, ritenendola meritevole di apprezzamento per le sue finalità».

Il progetto “Io tu noi: il Piave” si articola in più fasi: due incontri in aula e un’uscita sul campo.  Le attività saranno gestite dagli educatori ambientali incaricati dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali e verranno affrontate proponendo, per ogni fascia di età, adeguati linguaggi, modalità di spiegazione diverse, oltre a distinti gradi di approfondimento.

L’iniziativa è rivolta a tutti i dirigenti scolastici e agli insegnanti delle scuole Primarie e Secondarie di I grado e II grado dei Comuni di: Susegana, Maserada sul Piave, Cimadolmo, San Polo di Piave, Ormelle, Breda di Piave, San Biagio di Callalta, Ponte di Piave, Salgareda, Zenson di Piave, Noventa di Piave, Fossalta di Piave, San Donà di Piave, Eraclea, Jesolo, Arcade, Mareno di Piave, Musile di Piave, Santa Lucia di Piave, Spresiano.

I ragazzi al fiume

Tra i focus affrontati vi sono tutti gli aspetti correlati al bacino idrografico del Piave: flora e fauna, morfologia, la storia del Piave, il rapporto uomo-ambiente naturale ma anche i fattori alteranti. L’obiettivo, quindi, non è solo studiare le caratteristiche di uno dei principali fiumi italiani ma anche esplorare tutte le tematiche relative alla prevenzione dei potenziali rischi per la popolazione.

La salvaguardia dell’ecosistema che ruota intorno al fiume Piave e la tutela dell’incolumità delle persone che vi abitano è al centro dell’agenda della Regione Veneto. A sottolinearlo è Gianpaolo Bottacin, assessore all’Ambiente e Protezione Civile della Regione del Veneto, intervenuto nel corso della conferenza stampa che si è tenuta il 17 aprile alla presenza anche di Michele Ferri, dirigente tecnico dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, di Marina Colaizzi, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali e del sindaco del Comune di Ponte di Piave Paola Roma.

«L’obiettivo è quello di coinvolgere le scuole del territorio attraverso un percorso di didattica e partecipazione attiva che porta alla conoscenza e alla tutela dell’ambiente in cui gli studenti vivono, con particolare attenzione anche agli aspetti di prevenzione del rischio idraulico e altresì con finalità di Protezione Civile»: ha chiosato Giampaolo Bottacin, assessore all’Ambiente e Protezione Civile della Regione del Veneto.

A sinistra l'assessore Bottacin

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