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Piazza Giorgione diventa un teatro a cielo aperto grazie a Basso e Facchinetti

Ieri sera la piazza centrale di Castelfranco Veneto era completamente sold out e il pubblico ha applaudito con emozione la prima assoluta del concerto “Roby Facchinetti Symphony”.

Chi fermerà la musica? A Castelfranco Veneto, le cui mura medievali hanno ospitato ieri, venerdì 27 agosto, la prima assoluta di “Roby Facchinetti Symphony”, certamente nessuno. Un pubblico gremito, che non solo ha riempito l’area del concerto, ma anche i plateatici dei bar di Piazza Giorgione, ha infatti applaudito con emozione il nuovo progetto firmato dal Maestro Diego Basso e da Roby Facchinetti che hanno portato sul palco le melodie scritte da Facchinetti, sia con i Pooh che come solista, trascritte in versione sinfonica da Basso.

Un palcoscenico a forma di fiore con le luci curate dalla mano sapiente del lighting designer Fabrizio “Fabi” Crico hanno creato una coreografica che ha contribuito a valorizzare le mura medievali e i giardini, trasformando la piazza in un teatro a cielo aperto. Un concerto inedito con il quale il Maestro Basso ha voluto riscoprire la purezza originaria delle straordinarie partiture di Roby Facchinetti, spogliandole di tutta la componente elettrica e percussiva moderna per esaltarne le melodie e le armonie originarie e trasformarle in un momento di sinfonia pura.

Un intento reso esplicito già dalle prime note che, riallacciandosi alla tradizione operistica, hanno aperto l’overture, scritta dal Maestro Basso. Gli oltre cento, tra i musicisti dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, i vocalist Sonia Fontana, Barbara Lorenzato, Giuseppe Lopizzo, Matteo Simioni e il Coro Pop Art Voice Academy hanno poi accompagnato Roby Facchinetti che, ora accompagnandosi al pianoforte, ora con la sola voce e voce, ha eseguito brani entrati ormai nella storia della musica italiana, quali “Uomini Soli”, “Chi fermerà la musica”, “Parsifal”. E brani tratti dai suoi ultimi lavori da solista: “Invisibili” e “L’ultima Parola”

Non potevano mancare “Pierre” e “Rinascerò, rinascerai”, che hanno riportato con il cuore i cittadini di Castelfranco a quell’ultimo giorno di lockdown in cui il Maestro Basso e Roby Facchinetti si sono esibiti con la Grande Orchestra, di fronte ad una Piazza Giorgione vuota, per lanciare un inno di speranza con le parole scritte da Stefano D’Orazio. Una serata speciale che, nelle intenzioni dei due Maestri, è destinata a non rimanere unica.

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