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Dakar 2022: Picco e Fantic, è iniziata la grande avventura

Un pilota di lunga esperienza e la moto trevigiana creata per la gara più dura nel deserto, foto e video

Franco Picco è una leggenda dei Rally Raid, è partito per la sua nuova maratona nel deserto: la Dakar 2022 in Arabia Saudita. Con lui un marchio storico e prestigioso, la trevigiana Fantic che ha realizzato per questa impresa una moto di 450cc, leggera e adatta a volare sulle dune.

Il raid è iniziato con il prologo il 1 gennaio, il pilota veneto corre con il numero 66, come i suoi anni e affronta una nuova sfida: arrivare alla fine e sviluppare la moto, per la prima volta da pilota ufficiale per una Casa Italiana.

Il binomio Picco e Fantic sono per ora solo agli inizi, si sono svolte poche tappe, anche se impegnative, ma l'impresa è arrivare al traguardo.

Il percorso della Dakar 2022 è interessante con meno pietraie rispetto allo scorso anno. In questi primi giorni a farla da padrone sono il freddo, la navigazione difficile e tanta sabbia. Per il momento è tra migliori italiani. Ma la strada da compiere fino al 14 gennaio, ultima tappa, è ancora lunga migliaia di chilometri.

1 TAPPA - 2 GENNAIO

80^ posizione generale, 53^ nella classe Rally2 ed 8^ nella Veteran Trophy.
«Tappa tosta, ed anche qualche trappola di orientamento. Sono  arrivato al bivacco un po’stanco. Comunque non è andata male dai! La posizione mi soddisfa malgrado un mancato passaggio ad un waypoint che mi è costato la penalizzazione di 15 minuti
La moto va bene! stiamo lavorando per migliorare il setting ed alcune cose, ma siamo sulla strada giusta.»

2 TAPPA - 3 GENNAIO
Fa un po' freddino ed è nuvoloso, ma c'est la Dakar . Avanti tutta!

Ci sono pochi motociclisti al mondo che possono vantare l’esperienza di Franco Picco nei rally internazionali e non ha nessuna intenzione di mollare il colpo. Giunto alla sua 28° partecipazione alla Dakar, Picco è un grande appassionato della sabbia e per questo ha deciso di tornare anche quest'anno. Nella Dakar 2021, è stato uno dei pochi Italiani giunti al termine della corsa. La sua grande esperienza ha pagato nonostante le difficoltà aggiuntive date dalla classe “Original by Motul”, nella quale non era prevista alcuna assistenza. Quando arriva il pilota è stanco, a volte al limite del crollo, ma basta una dormita di cinque o sei ore, e un buon massaggio per sentirsi nuovo, pronto per un'altro giorno, e un'altra avventura. 

Picco al debutto con la neonata Fantic XEF 450 Rally, è un assoluto inedito nei grandi raid internazionali. «Ne avevamo già parlato in passato con l’amministratore delegato di Fantic, ma a giugno abbiamo concretizzato e fatto la prima prova di un prototipo. La sensazione è stata subito buona. Non solo, mi hanno approcciato per la mia esperienza da pilota e mi piace l’idea di sviluppare un kit racing per il mercato italiano. La moto ha tutto per affrontare il deserto » racconta soddisfatto Picco.

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«La Dakar per me è la gara più importante e impegnativa di tutte, la gara della vita. Richiede una preparazione minuziosa sia per la tecnica sia per la forma fisica, ma anche – e soprattutto – mentalmente. Bisogna essere decisi e determinati. La giornata tipo alla Dakar è decisamente impegnativa, spesso si parte per i trasferimenti quando è ancora buio e con un freddo pungente, poi si entra nella vera e propria speciale e bisogna dare il 100% per diversi chilometri, si sta in moto per otto o dieci ore per fare seicento o ottocento chilometri, si lavora più di testa che di fisicità. Questo progetto di Fantic è un nuovo stimolo e sono felicissimo che mi abbiano proposto questa possibilità, è bello sentirmi parte integrante della squadra che sviluppa la XEF 450 Rally. Mi fa piacere pensare che l’esperienza che sfrutto per fare la gara può essere utile anche per affinare il mezzo.»

Fantic ha realizzato una bella organizzazione logistica, con un camion di assistenza e un meccanico, il battesimo sulle dune è stato positivo, la moto è agile e ben bilanciata. Un ingegnere Fantic è in costante contatto con il team in Arabia Saudita con l'obbiettivo di raccogliere i dati per continuare lo sviluppo.

Picco è un veterano della sabbia, la divora fin da giovanissimo, dagli anni '80, e quando non corre organizza escursioni in moto nel deserto. Non a caso, il suo soprannome è “l’Africano”. 

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A 66 anni, Franco si prepara a scrivere un’altra pagina di storia del motociclismo, è stato tra i primi piloti italiani ad innamorarsi delle gare di endurance estreme, due volte vincitore al Rally dei Faraoni, tre volte vincitore al Rally delle Piramidi, due volte secondo alla Parigi Dakar in Africa. 

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