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Attualità Mogliano Veneto / Via Magenta

Pista ciclabile tra Mogliano e Scorzè: «Messo in sicurezza un tratto critico»

Venerdì 5 maggio taglio del nastro con la vicepresidente della Regione, De Berti, e il sindaco Bortolato. L'opera realizzata tra Via Magenta e Via Vittorio Veneto è costata 550mila euro

«Saranno 460 metri in grado di migliorare la vita di abitanti, residenti, ciclisti locali ed escursionisti». Con queste parole, venerdì 5 maggio, è stato presentato il nuovo tratto di pista ciclabile, inaugurato alla presenza dalla vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, del sindaco Davide Bortolato e di numerose autorità europee e locali. L'infrastruttura è costata 550mila euro, dei quali 247.500 messi a disposizione della Regione, e si trova nel tratto compreso tra via Magenta e via Vittorio Veneto, considerato finora un vero punto critico per la mobilità di biciclette e pedoni.

MOGLIANO INAUGURAZIONE

L'opera

L’intervento è stato promosso dal comune di Mogliano Veneto. Si è così garantita la messa in sicurezza dell’intera asta, collegando il percorso ciclabile esistente all’altezza di Via Magenta con quello realizzato nel limitrofo Comune di Scorzè. Gli obiettivi perseguiti sono: migliorare la mobilità con particolare riguardo all’utenza debole (cicli e pedoni) e quindi maggior facilità di accesso e fruizione ai servizi; mettere in sicurezza un tratto pericoloso della viabilità urbana che, complici l’intensità e la velocità del traffico, specie nelle ore di punta e in quelle serali, risulta di problematica percorrenza; incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo sia per il tempo libero, sia per gli spostamenti a breve raggio legati alle normali attività quotidiane quali l’accesso ai luoghi di lavoro, ai servizi pubblici e privati, alle attività commerciali.

MOGLIANO DE BERTI BICI

Il commento

«Siamo di fronte - ha concluso la vicepresidente - a un’esplosione di sensibilità verso questo tipo di mobilità. Come Regione abbiamo il compito di contribuire ovunque possibile finanziariamente, ma di fare anche da sprone alle Amministrazioni locali perché siano fervide di progettazioni. Obbiettivo sinora centrato - ha aggiunto - che va inquadrato nella prospettiva del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica che stiamo per varare e che conterrà circa 2mila chilometri di percorsi, con una strategia di arricchimento generale del territorio veneto, ma anche di collegamento tra noi e le regioni confinanti per creare la massima fruibilità di percorsi anche lunghi, magari da percorrere a tappe, ma sempre comunque sfruttando la mobilità slow per godersi in pienezza le sterminate bellezze naturalistiche e artistiche del Veneto».

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