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Pnrr, oltre 385mila euro per il Comune di Altivole: «Miglioreremo i servizi digitali»

Finanziamento importante per il comune trevigiano, la sindaca Chiara Busnardo: «Attiveremo nuovi servizi fruibili anche da casa per i cittadini e semplificheremo la burocrazia»

Il Comune di Altivole ha ottenuto un finanziamento di oltre 385mila euro per la transizione digitale dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per l’innovazione e semplificazione dei servizi digitali.

«Renderemo più innovativo e smart il rapporto con i nostri concittadini - le parole della sindaca Chiara Busnardo -. Ringrazio il referente dei servizi informatici Francesco Puglierin, con cui stiamo migliorando i servizi per una pubblica amministrazione digitale che sia accessibile a tutti». Ecco come verranno utilizzati i fondi: i cittadini avranno la possibilità di accedere comodamente da casa ad alcuni servizi tramite un nuovo portale web che consentirà, ad esempio, di richiedere l’accesso agli atti dell’Ente, richiedere l’iscrizione al trasporto scolastico e il permesso di accesso ad aree a traffico limitato. È prevista, inoltre, l’integrazione sempre più massiva delle app IO, Spid, PagoPA e CIE per l’erogazione di servizi in modalità telematica in modo da consentire ai cittadini di eseguire i pagamenti online, come quelli per il servizio doposcuola o i biglietti per eventi culturali. L'integrazione dei sistemi del Comune sulla Piattaforma Notifiche Digitali migliorerà le possibilità di ricezione, gestione, controllo e conservazione degli atti amministrativi che il cittadino riceve dal Comune o da altri enti pubblici. Saranno anche implementate piattaforme cloud - cioè su server remoti accessibili online - per gli applicativi utilizzati dall’ente che diventeranno così più sicuri e performanti. Il Comune aderirà infine alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND): una banca dati condivisa a livello nazionale che prevede l'interoperabilità delle basi di dati della PA e risponde all'obiettivo di semplificare gli adempimenti amministrativi di cittadini e imprese. Il processo di adesione delle iniziative è stato curato dall’Ufficio tecnico comunale di concerto con Anci e Regione Veneto.

«Le spese effettive per la messa a punto di tutte queste iniziative, secondo le previsioni formulate dall’Ufficio tecnico comunale, saranno certamente inferiori a quanto ottenuto dai fondi Pnrr - conclude Busnardo -. Sarà quindi possibile mettere in atto ulteriori progetti di digitalizzazione dei servizi».

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