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Ponte di Piave dedica una via a Giorgio Squinzi, ex patron di Mapei e Sassuolo

Mercoledì 30 giugno la cerimonia di intitolazione nella strada davanti alla ditta Polyglass Spa. Squinzi, ex presidente di Confindustria, era mancato nel 2019 a 76 anni per una malattia incurabile

Si terrà mercoledì 30 giugno 2021, alle ore 10.30, la cerimonia di intitolazione della nuova via dedicata a Giorgio Squinzi, imprenditore, chimico e dirigente sportivo italiano, amministratore unico di Mapei. Morto nel 2019, la strada a lui dedicata si trova nell'area davanti alla ditta Polyglass Spa. L'attuale Via dell'Artigianato cambierà quindi nome per omaggiare l'imprenditore.

Chi era Giorgio Squinzi

Bergamasco, nato nel 1943, si era laureato in Chimica alla Statale di Milano nel 1969. Aveva seguito le orme del padre. Rodolfo Squinzi, infatti, fondò Mapei (Materiali Ausiliari Per Edilizia e Industria) nel 1937. La prima sede di via Cafiero, a Milano, oggi ospita il Centro di Ricerca e Sviluppo più importante del gruppo.

Le prime grandi applicazioni nell'ambito della posta delle piastrelle ceramiche hanno riguardato la posa su pannelli di calcestruzzo prefabbricato e hanno rappresentato un punto di svolta e un'accelerazione nella crescita di Mapei. Un altro importante passo avanti ha riguardato la prima fase di internazionalizzazione con le esportazioni di prodotti in paesi come Svizzera, Francia e Americhe. Nel 1984, dopo la morte del fondatore Rodolfo, Giorgio prese le redini dell'azienda. La seconda metà degli anni '90 vede un altro passaggio storico: entrarono in azienda i figli Marco e Veronica. Il loro ingresso segnò un nuovo importante capitolo nella storia dell'azienda, che rinnovava così i suoi impegni nei settori chiave del gruppo: R&S e Internazionalizzazione. Insieme alla famiglia oggi ci sono i manager dell'azienda, impegnati in tutti i luoghi in cui è presente Mapei e accanto ad essi un team che gestisce le attività del gruppo. Nel 2018, Mapei ha fatto segnare un fatturato di 2,5 miliardi di euro, con oltre 10mila dipendenti nel mondo. In tutti questi decenni, non ha mai chiuso un bilancio in perdita, reinvestendo sempre i dividendi. Squinzi, ripeteva spesso con orgoglio, non "aveva mai licenziato nessuno". Un'impresa lombarda schietta e genuina, partita dal nulla e diventata una potenza globale senza dimenticare la "testa bassa" delle origini e le radici. Non credeva nel mercati: la Mapei non venne mai quotata. 

Le capacità imprenditoriali, fu insignito commendatore, gli valsero per 12 anni la vicepresidenza degli industriali con delega alla ricerca e all'innovazione. Il 22 marzo 2012 venne designato presidente di Confindustria fino al 25 maggio 2016. È stato, inoltre, presidente di Federchimica e vicepresidente di Assolombarda. Ebbe anche numerosi ruoli in organismi internazionali: era poliglotta e aveva costruito salde relazioni in molti Paesi. Legatissimo alla "sua" Milano, ricevette l'Ambrogino d'oro nel 1996 dall'allora sindaco Formentini. Fu anche tra i sostenitori del Teatro alla Scala.

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