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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Susegana

Riaperto al traffico il Ponte della Priula, taglio del nastro con Zaia ed il ministro Toninelli

Gli interventi sono iniziati a maggio 2018 ed hanno richiesto l’interdizione al traffico sul ponte storico con la realizzazione di un ponte Bailey. La novità è la creazione della nuova pista ciclabile

Si è svolta oggi la cerimonia di riapertura al traffico del ponte storico della Priula a Susegana, in provincia di Treviso, lungo la statale 13 “Pontebbana”. Presenti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, l’Amministratore Delegato di Anas Massimo Simonini, il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il sindaco di Nervesa della Battaglia Fabio Vettori e il sindaco di Susegana, Vincenza Scarpa. Il ponte storico della Priula, gestito da Anas (Gruppo FS Italiane), è un’infrastruttura dei primi del Novecento della lunghezza di circa 430 metri, composta da 20 campate sostenute da 21 pile. Le indagini periodiche condotte da Anas hanno messo in luce la necessità di intervenire sulla struttura, direttamente interessata dall’erosione dell’alveo del fiume, tramite la sistemazione, in particolare, delle pile, degli archi e dei parapetti laterali che presentavano un naturale degrado. L’investimento complessivo per l’intero corpo degli interventi ammonta ad un totale di circa 10 milioni di euro, di cui 1,7 milioni per la realizzazione della viabilità alternativa.

Priula sede stradale 1-2

Gli interventi sono iniziati a maggio 2018 ed hanno richiesto l’interdizione al traffico sul ponte storico. In concomitanza con l’avvio dei lavori è stato infatti aperto al traffico il percorso alternativo che ha consentito di dirottare la circolazione dal ponte storico al tracciato provvisorio costruito nell’alveo del Piave, realizzato appositamente per permettere la continuità del collegamento fra le sponde del fiume e quindi fra i comuni di Susegana e Nervesa della Battaglia. «A seguito di un iter progettuale attento, complesso e soprattutto rispettoso dei valori che questo manufatto rappresenta in termini culturali e architettonici per la gente trevigiana e veneta – ha evidenziato il Governatore Zaia – e dopo l’impegnativo lavoro di restauro conservativo e di consolidamento, oggi il Ponte della Priula ci viene restituito più robusto ed efficiente di prima. Regione, Anas, Sovrintendenze, progettisti e tecnici di vari Enti sono stati chiamati a portare a termine un intervento nel quale era indispensabile conciliare le moderne tecnologie e la necessità di elevare gli standard di sicurezza viabilistica e strutturale dell’opera con le caratteristiche storiche del ponte: possiamo dire di aver raggiunto l’obiettivo».

Palco 1_0-2

«A due mesi dall’ultimo sopralluogo – ha spiegato l’AD di Anas Massimo Simonini – torniamo sull’imponente ponte della Priula per la cerimonia di riapertura di questa infrastruttura storica tanto maestosa quanto necessaria a garantire i collegamenti sul territorio. L’intervento di restauro svolto dai nostri tecnici e dalle maestranze rappresenta pienamente l’impegno di Anas nello sviluppo della connettività del Paese, con grande attenzione alla manutenzione e al potenziamento della rete stradale. Il nostro obiettivo è di sviluppare la mobilità del Paese, perché questo significa aumentarne la competitività, migliorando l’accessibilità ai territori e la sicurezza del viaggio». Nell’ambito del progetto di adeguamento dimensionale, è stato realizzato l’allargamento complessivo della sede stradale di circa 3,20 metri con uno sbalzo di 1,60 metri da entrambi i lati del ponte. La nuova sezione è quindi composta da due carreggiate di 3,75 metri, oltre che da banchine e barriere laterali. L’impalcato è inoltre completato da una pista ciclabile laterale per ogni senso di marcia ed è stato riposizionato il parapetto originario, appositamente restaurato, costituito da elementi metallici intervallati da pilastrini in cemento armato. Le lavorazioni in progetto hanno previsto anche la demolizione dell’attuale sede stradale e la realizzazione di una struttura mista in acciaio e calcestruzzo finalizzata ad aumentare il livello di resistenza dell’intera struttura.

Priula 3-2

Per quanto riguarda il consolidamento, sono state rinforzate le pile mediante la realizzazione di colonne armate con l’iniezione nel terreno di materiale cementizio tramite la tecnologia jet grouting. Per quanto concerne il rafforzamento delle fondazioni del ponte sono stati eseguiti interventi di cerchiatura per mezzo del posizionamento di micropali alla base di n. 5 pile, mentre per le restanti pile sono state posti in opera delle gabbionate opportunamente dimensionate. L’installazione di nuovi isolatori oleodinamici finalizzati ad assorbire e dissipare l’eventuale picco di energia generato da una scossa tellurica ha inoltre consentito di migliorare il comportamento sismico della struttura. La riapertura del ponte della Priula è stata l’occasione per riunire lungo la statale 13 “Pontebbana”, tracciato storico di fondamentale importanza fra due dei distretti più importanti d’Europa, non solo gli enti locali ma anche le istituzioni che si occupano di gestione e sviluppo delle reti di collegamento sull’intero territorio nazionale. Durante l’incontro è stato anche sottolineato l’ottimo lavoro svolto dalla passerella provvisoria realizzata nell’alveo del fiume Piave, sulla quale è recentemente transitato anche il Giro d’Italia, e che, come da progetto iniziale, nei prossimi mesi sarà smantellata. Le operazioni saranno completate in circa 100 giorni e non avranno alcuna ripercussione sulla viabilità lungo la statale.

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