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Calciatore preso a testate, aggressore fotografato. Il Ponzano: «Non è un nostro tesserato»

Sull'episodio di violenza avvenuto domenica scorsa allo stadio Pizzolon è intervenuta con una nota la società trevigiana che sottolinea la sua estraneità ai fatti e la totale disponibilità nell'identificare il responsabile dell'agguato

Sull'aggressione avvenuta domenica scorsa nel parcheggio dello stadio di Ponzano Veneto al termine della partita tra la squadra locale e il FioriBarp (campionato di Promozione) e che ha visto come vittima un giocatore 21enne della squadra bellunese, sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Montebelluna che hanno a disposizione alcune foto scattate dai presenti e che potrebbero in breve tempo portare ad iddentificare i responsabili del pestaggio. Il Ponzano calcio ha diramato una nota per descrivere i contorni di questa vicenda e chiarirne alcuni punti. Il primo, e fondamentale: nessuno degli aggressori era un tesserato della compagine trevigiana.

Il comunicato del Ponzano calcio

La Società US Ponzano Calcio, ancora fortemente scossa e amareggiata per quanto accaduto domenica scorsa sul parcheggio antistante lo Stadio Comunale “Bepi Pizzolon”, con nessuna volontà di ritornare sull’episodio, nel rimanere a completa disposizione degli inquirenti, alla luce delle corrette e leali domande giunte da alcune testate giornalistiche su notizie a loro riportate da fantomatici testimoni, suo malgrado reputa obbligatorio affermare: no a chiacchiere da bar!!!

Di seguito si riassume quanto a conoscenza della Società sull’esecrabile episodio, compresa la schiettezza di ipotizzare, assumendosene la completa responsabilità, un passaggio che potrebbe essere fondamentale, partendo però dal presupposto
che se qualcuno sa, parli nelle sedi appropriate mettendoci la faccia, come ha fatto domenica e questo pomeriggio il nostro Presidente, Walter Luchetta. In Primis: l’episodio è accaduto verso le ore 17,00 e non al termine della partita, sul parcheggio dello Stadio, quindi assolutamente fuori dalla zona di controllo che la Società effettua sempre nel corso delle partite che si svolgono al “Bepi Pizzolon”.

Il tutto, mentre i Dirigenti della Società US Ponzano Calcio erano riuniti per verificare alcuni tecnicismi regolamentari sulla effettiva regolarità della partita, per quanto avvenuto al 48° del secondo tempo, tant’è che quando gli stessi sono usciti non c’era più traccia degli aggressori. Come affermato dai responsabili del Fiori Barp Mas, nessun tesserato del Ponzano Calcio ha alzato le mani contro i giocatori del Fiori Barp. Il ragazzo colpito al labbro con ogni probabilità da una testata, è stato soccorso e
medicato da una mamma infermiera di un nostro giocatore. Contemporaneamente il Presidente Luchetta invitava i dirigenti del Fiori Barp a presentare immediata denuncia ai Carabinieri, i dirigenti comunicavano che avevano scattato la foto degli aggressori.

Da tali foto, che sono state mostrate al Presidente Luchetta, si è potuto dedurre che questi signori non sono né tifosi del Ponzano Calcio, né cittadini di Ponzano Veneto. La Società ha ragione di credere che gli stessi potrebbero essere conoscenti di un giocatore con noi tesserato e che il tutto possa collegarsi ad una concitata fase di “non gioco” avvenuta ad un minuto della fine della partita, sulla quale l’US Ponzano Calcio non si esprime, in attesa di quanto emergerà dai referti arbitrali della gara. Nel frattempo, la Società ha già adottato provvedimenti cautelativi nei confronti dei potenziali interessati propri tesserati. È completamente falso che questi quattro signori si siano resi protagonisti di precedenti fatti simili, o che c’erano avvisaglie di questo: sono affermazioni gravi che ledono l’attività quotidiana di questa Società, sia sportiva che di gestione degli eventi agonistici. È altrettando falso quanto affermato da qualche “leone da tastiera”, che si permette di parlare che era in corso una partita del settore giovanile!!! Ecco perché affermiamo: no a chiacchiere da bar!!! La Società US Ponzano Calcio nell’essere vicina all’atleta aggredito, auspica che i colpevoli siano intercettati, sono persone che non hanno nulla a che vedere con noi, con questo sport e con il vivere rispettando i principi basilari dell’educazione civica.

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