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Premio Architettura Città di Oderzo: iscrizioni aperte da martedì 7 maggio

Le due sezioni speciali "Architettura dei luoghi del lavoro al tempo del 4.0" e "Architetti Veneti nel mondo" dedicate alla memoria di Tiziana Prevedello Stefanel, Marco Gottardi e Gloria Trevisan

Si apriranno martedì 7 maggio i termini per la partecipazione al bando della 16a edizione del Premio di Architettura della Città di Oderzo presentato venerdì 3 maggio a Palazzo Foscolo, sede della Fondazione Cultura di Oderzo. I contenuti del concorso sono stati illustrati dall'arch. Pierangelo Scattolin, in rappresentanza del Comitato Organizzativo, che ha annunciato anche alcune novità dell’edizione di quest’anno. Le due sezioni speciali "Architettura dei luoghi del lavoro al tempo del 4.0" e "Architetti Veneti nel mondo" verranno dedicate rispettivamente alla memoria di Tiziana Prevedello Stefanel, architetto e imprenditrice di Oderzo e a Marco Gottardi e Gloria Trevisan, deceduti il 14 giugno 2017, nell’incendio della Grenfell Tower di Londra.

Hanno portato il loro saluto i diversi rappresentanti degli Enti Organizzatori: la Sindaca della Città di Oderzo, Maria Scardellato; il Presidente dell'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Treviso, Marco Pagani; il Consigliere della Provincia di Treviso, Alessandro Righi e il Vicepresidente della Fondazione Oderzo Cultura, Gianni Lorenzon. Dopo l’intervento di Marco Zanta che ha ripercorso sedici anni di architettura del Triveneto, visti con gli occhi del fotografo, Giuditta Rado - per conto del Comitato Organizzativo - ha ricordato la figura di Francesca Susanna, architetto, responsabile dell'ufficio beni culturali della Provincia di Treviso, una delle colonne portanti del Premio opitergino, recentemente scomparsa. Alle parole di Giuditta Rado si è aggiunto anche il ricordo del sindaco di Montebelluna Marzio Favero che ha fatto pervenire un messaggio. I ragazzi dell'Istituto Sansovino hanno presentato il progetto, in fase di realizzazione, della riproduzione 3D di Piazza Grande, centro vitale del Comune che da ventidue anni ospita il Premio.

Le sezioni della 16a edizione

Tre le sezioni individuate dal premio di quest’anno

La sezione principale: PREMIO ARCHITETTURA CITTA’ DI ODERZO XVI EDIZIONE, riservata alle opere realizzate di recente nel territorio delle regioni del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La partecipazione al Premio è aperta ad architetti e paesaggisti, ingegneri civili e ambientali, iscritti agli ordini professionali italiani o degli Stati della Unione europea o riconosciuti dall’UIA ed a Enti Pubblici (Comuni, Province, Regioni), agli amministratori locali e ai sindaci dei comuni del Triveneto che segnaleranno le opere ed i progetti presenti nelle loro aree. 

E le due sezioni speciali: 

Sezione Architettura dei luoghi del lavoro al tempo del 4.0 - Riservata alle architetture dei luoghi di lavoro realizzate di recente su tutto il territorio nazionale. L'Obiettivo è di individuare e premiare quelle opere presenti nel territorio nazionale in grado di consolidare il rapporto tra architettura ed impresa, proiettando le caratteristiche degli edifici destinati al lavoro delle persone ai nuovi modi ed alla prossime sfide dell’imprenditoria italiana, rafforzandone il senso di appartenenza a una Comunità come esempio virtuoso per un territorio.

Sezione Architetti Veneti nel mondo

Sezione Speciale sostenuta e patrocinata dalla Federazione Ordini Architetti del Veneto riservata a opere realizzate di recente da architetti veneti al di fuori della Regione del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia. Obiettivo: valorizzare le professionalità esistenti nel territorio del Veneto. 

La giuria sarà presieduta dal prof. arch. Nicola Di Battista e sarà composta da quattro componenti del Comitato Scientifico individuati tra personalità di chiara fama e riconosciuta professionalità. La cerimonia di premiazione si terrà a Palazzo Foscolo il 28 settembre del 2019.

Data di presentazione della domanda

Fino al 31 maggio, sarà possibile iscriversi al sito www.premioarchitetturaoderzo.it compilando il form di iscrizione, mentre i progetti dovranno essere inviati alla sede dell’Ordine Architetti della Provincia di Treviso sita in Prato della Fiera 21 31100 – Treviso entro e non oltre le ore 12.30 del 14 Giugno 2019. Per i progetti inviati a mezzo posta fa fede, esclusivamente, la data di arrivo.

Finalità del Premio

Il Premio si pone come ambito di ricerca della qualità architettonica urbana applicata ai nostri territori, con tensione educativa e culturale verso le nuove generazioni, orientata al raggiungimento di una migliore qualità di vita dei centri urbani ed allo stesso tempo come modello ripetibile ed occasione di superamento della crisi economica che affligge l’Italia. In questo articolato contesto, particolare importanza vuole essere consegnata al ruolo di progettista di architetture, all’etica ed alla responsabilità della sua professione a servizio degli uomini, valutate non in relazione al singolo ma in rapporto alle tante figure che rendono possibile un processo di trasformazione, completamento e rigenerazione del nostro paesaggio. Ai  professionisti del territorio ma anche agli amministratori è riconosciuto il compito di indagare i contenuti dell’architettura come arte professionale collettiva, sviluppata attraverso moderne aggregazioni culturali e tecniche, capaci di porre suggerimenti ai problemi ed ai bisogni della società civile e del paesaggio costruito, nello spirito di positiva competizione con i mercati più lontani.

Il luogo deputato a nuovo riferimento per l’ideazione di appropriate soluzioni può essere lo studio professionale, strutturato su abilità multidisciplinari, inteso come presidio di cultura nel territorio, capace di offrire utilità e affidabilità di servizio. Lo spazio fisico dove il progettista esercita il proprio mestiere si configura come necessario laboratorio di idee nonché ambiente fertile alla creatività, e, supportato in tecnologia per rispondere ai nuovi modi di comunicare e sviluppare un progetto, sopravvive nell’epoca del digitale ai teorici del modello “ufficio ovunque, della scrivania portatile”.

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