rotate-mobile
Attualità San Polo di Piave

Premio Gambrinus Mazzotti: svelati i vincitori della 37esima edizione

Premi speciali della Giuria tutti trevigiani. I 3 premi principali del concorso sono andati invece a Fabio Andina, Erica Giopp e Francesco Erbani. Le premiazioni il 16 novembre

Sono stati finalmente annunciati nel corso della conferenza stampa nella sede della Camera di Commercio Treviso Belluno, i vincitori della XXXVII edizione 2019 del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” per la letteratura di montagna, alpinismo, esplorazione - viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie.

Sono Fabio Andina con “La pozza del Felice” (Rubbettino, 2018) vince nella sezione “Montagna: cultura e civiltà”, Erica Giopp con “Un anno in barcastop” (Alpinestudio, 2019) nella sezione “Esplorazione - viaggi” e Francesco Erbani con “Non è triste Venezia. Pietre, acque, persone. Reportage narrativo da una città che deve ricominciare” (Manni Editore, 2018) nella sezione “Finestra sulle Venezie”. Saranno destinatari del Premio speciale della Giuria invece Paolo Lorenzon con “Racconti di un fotografo della terra del Piave” (Ronzani Editore, 2019), volume fotografico che presenta immagini fortemente evocative di un paesaggio che non esiste più, e Rossella Riscica e Chiara Voltarel con “Treviso Urbs Picta” (Antiga Edizioni/Fondazione Benetton Studi Ricerche, 2017), preziosa ricerca dedicata alle decorazioni pittoriche dei palazzi del centro storico di Treviso. E non manca in questa edizione il Premio Honoris Causa, che sarà consegnato in occasione della cerimonia conclusiva di sabato 16 novembre al Parco Gambrinus di San Polo di Piave, Treviso, a Nives Meroi, signora dei 14 ottomila metri del pianeta. Il Premio “Giuseppe Mazzotti” Juniores, invece, avrà una propria finale: i ragazzi vincitori della sezione letteraria e della sezione video saranno protagonisti della cerimonia di sabato 19 ottobre alle 16 a Palazzo dei Trecento, a Treviso.

I vincitori 

Le opere vincitrici sono state selezionate dalla Giuria, composta da scrittori, divulgatori, docenti universitari e alpinisti e presieduta quest’anno da Franco Viola, tra i 130 volumi inviati da 68 case editrici italiane, un numero notevole ma soprattutto di elevata qualità. Sono quattro i libri premiati, uno per sezione e uno destinatario del Premio Speciale della Giuria, ed emerge tra essi un legame inaspettato: tutti infatti, pur in modo molto diverso, parlano dell’habitat che vorremmo, del luogo in cui desidereremmo vivere perché in sintonia con la nostra sensibilità, sia esso altrove o in un altro tempo. La pozza del Felice di Fabio Andina, classe 1972 originario di Lugano, vincitore nella sezione , “Montagna: cultura e civiltà”, è una storia di montagna e di montanari ambientata in una valle remota delle Alpi svizzere. Il fascino di un mondo selvaggio s’intreccia alla vita del protagonista, un vecchio di nome Felice, che trascorre giornate scandite dalle stesse immutabili abitudini. Il suo riserbo attira l’attenzione del narratore e coprotagonista, un giovane andato a vivere in montagna per sfuggire al caos cittadino. Il loro incontro porterà alla luce segreti rimasti sepolti per troppi anni.  La Giuria lo ha scelto con la seguente motivazione: “Libro raro di un’estrema semplicità che coinvolge il lettore nella vita semplice del protagonista: Felice, un vecchio che trascorre i suoi giorni immutati in una valle delle Alpi svizzere, dove la natura è ancora selvatica e gli uomini sono ancora legati a tradizioni secolari. La bellezza delle grandi cime, dei boschi e dei sentieri scoscesi si intreccia ai gesti semplici di Felice e degli altri abitanti del villaggio. Il narratore è catturato dal fascino di quel mondo fuori dal tempo che riesce a trasmettere attraverso una prosa che nonostante appaia spoglia nella sua sobrietà riesce a mettere in piena luce i luoghi e le persone”.

Un anno in barcastop di Erica Giopp è invece l’opera vincitrice della sezione “Esplorazione - Viaggi”. La giovane autrice, che lavora come interprete, mediatrice, marketing manager, vivendo tra Milano, Roma e Pechino, ci regala una guida non convenzionale per barcastoppisti, autostoppisti del mare, raccontando il viaggio compiuto nel 2016 attraverso oceani, isole e persone che ci fa conoscere nei loro aspetti più crudi e grezzi. Lontano dal diario di bordo, è un concentrato di aneddoti e consigli: ironico e leggero, il libro trasmette messaggi universali senza la pretesa di ergersi a guida spirituale. La Giuria lo ha scelto perché si tratta di un’”Opera prima fresca e ironica, che ha il ritmo delle onde e profuma di salse di gioventù. La pratica del barcastop, poco conosciuto autostop marino per andare a zonzo per gli oceani in modo economico e avventuroso è raccontata da un'autrice e viaggiatrice che impariamo a conoscere una pagina dopo l'altra e che alla fine vorremmo quasi incontrare davvero. Un racconto piacevole e divertente, sincero, narrato con una lingua a tratti ingenua ma spontanea e sapida, scorrevole, limpida e senza sbavature. Un viaggio diverso, uno stile di vita insolito, un'opera che si beve come un cocktail con ombrellino sul ponte di una barca”.

La sezione “Finestra sulle Venezie” infine vede sul podio il giornalista Francesco Erbani (La Repubblica) con Non è triste Venezia. Pietre, acque, persone. Reportage narrativo da una città che deve ricominciare, un libro per riscoprire Venezia, che rischia di diventare il non luogo per antonomasia ed è invece profondamente autentica, città più di altre città, un territorio unico e al tempo stesso esemplare che può costituire un modello di inclusione sociale e di progettazione urbana. La Giuria lo ha premiato perché si tratta di ”Un’analisi documentatissima e quasi spietata dei mali di Venezia, condotta da un napoletano che frequenta e vive la città con profondo amore, descrivendone tutti i ben noti aspetti negativi ma anche le enormi potenzialità oggi dimenticate per indifferenza, malcostume, sete di denaro facile. Un libro che colpisce per la sua profondità, per la grande cultura, scritto con felice stile, incisivo, senza inutili forzature o scandalismi, ma un’opera che farà indubbiamente male ai superstiti veneziani doc che diranno piuttosto “come è triste Venezia”…”.
A ciascun vincitore sarà assegnato il premio di 2mila euro. Un quarto riconoscimento, il Premio speciale della Giuria, è stato assegnato a Paolo Lorenzon per il suo Racconti di un fotografo della terra del Piave, volume composto da immagini potentemente evocative di un mondo ormai scomparso, così come l’uso del bianco e nero: campagna, vita rurale, natura in cambiamento stagionale, uomini nei campi e all’osteria, modernità in arrivo (non a caso, le immagini si fermano alla fine degli anni Settanta del Novecento). Premio della Giuria, infine, anche per Treviso Urbs Picta a cura di Rossella Riscica e di Chiara Voltarel, Antiga Edizioni/ Fondazione Benetton Studi Ricerche, approfondita opera dedicata alle testimonianze pittoriche sulle facciate dei palazzi all’interno della cerchia muraria della città: come ha evidenziato la Guria, “Treviso Urbs Picta rende onore alla città e alle genti che l’hanno popolata; ne pone in luce la cultura, l’amore per il bello, l’eccellenza dall’ingegno e il desiderio di recuperare e di conservare le più spettacolari tracce del millenario passato della loro città. Giuseppe Mazzotti, trevigiano, fine cultore dell’arte e caparbio promotore della sua tutela, sarebbe orgoglioso di quest’opera e del sostegno offerto dalla Fondazione Benetton alla sua realizzazione”. Ai destinatari dei Premi speciali della Giuria durante la cerimonia finale sarà consegnata la spilla d’oro raffigurante il simbolo del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, opera del maestro Toni Benetton.

Sono cinque i libri segnalati: “Simboli della montagna” di Franco Brevini edito da Società Editrice Il Mulino e “Volti di un altro mondo” di Dario Benetti edito da Cooperativa Editoriale Quaderni Valtellinesi nella sezione “Montagna: cultura e civiltà”; “Itaca, l’isola dalla schiena di drago” di Luca Baldoni edito da Exorma Edizioni nella sezione “Esplorazione - Viaggi”; “Montello. L’America d‘Italia”, di Benito Buosi, Terra Ferma Editore, e “Colpi di scena. La rivoluzione del Quarantotto a Venezia” di Piero Brunello, Cierre Edizioni nella sezione “Finestra sulle Venezie”. Premio Honoris Causa. Anche quest’anno non mancherà l’assegnazione del Premio Honoris Causa e dopo Kuki Gallmann nel 2017, sarà di nuovo una donna a riceverlo: si tratta di Nives Meroi, prima donna al mondo ad aver scalato i 14 ottomila metri del pianeta, sempre senza ossigeno né portatori d’alta quota, con il suo compagno fisso di cordata, il marito Romano Benet. Il loro scalare ha lo stile d'altri tempi, è fatto di rispetto per la montagna e fiducia negli altri, a dimostrazione che in natura non esiste forza più formidabile dell'alleanza tra persone, della solidarietà e della collaborazione. Un atto di ribellione all'individualismo del nostro tempo cinico, quasi un'utopia che prende forma.

Premiazioni 

Il Premio “Giuseppe Mazzotti” Juniores avrà una propria esclusiva cerimonia di premiazione durante la quale saranno annunciati gli studenti vincitori della XII edizione sia nella Sezione Letteraria che nella Sezione Video (il concorso è rivolto ai giovani degli istituti superiori di Triveneto, Slovenia e Croazia): si svolgerà sabato 19 ottobre alle 16 al Palazzo dei Trecento a Treviso. Sabato 9 novembre alle 9.30, invece, nella Sala Teatrale dell’Oratorio “Don Bosco” di San Polo di Piave, si terrà la cerimonia delle premiazioni con l’assegnazione del “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti Ragazzi” che, giunto alla sua IX edizione, coinvolge gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti comprensivi statali e paritari del Comprensorio Opitergino – Mottense e in parte del Coneglianese. Come da tradizione, invece, l’appuntamento finale con il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” sarà sabato 16 novembre alle 16.30 al Parco Gambrinus di San Polo di Piave: in tale occasione la Giuria dei quaranta lettori, composta da personalità provenienti da vari ambiti della cultura, con votazione e spoglio in diretta assegnerà il Super Premio “La Voce dei Lettori” di 3mila euro ad uno dei tre vincitori delle altrettante sezioni di gara.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Premio Gambrinus Mazzotti: svelati i vincitori della 37esima edizione

TrevisoToday è in caricamento