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Premio La Fonte del Collegio Pio X: la targa d’argento va al Vescovo Cevolotto

“La scuola - ha detto Cevolotto - è un laboratorio quotidiano di legami, di interdipendenze, di corpo a corpo con l’altro e quindi un primo apprendimento del dialogo e dell’accettazione della diversità"

Monsignor Adriano Cevolotto, ex-allievo del Collegio Pio X e in questi giorni nuovo vescovo di Piacenza, è stato insignito venerdì mattina del Premio ‘La Fonte’. Nel saluto agli ospiti, il rettore mons. Lucio Bonomo ha ricordato che questa edizione chiude un primo ciclo del premio e che nell’anno del centenario del Collegio viene assegnato per la prima volta ad un vescovo. Erano presenti Alessandro Benetton, l’ex-allievo che per primo ha ricevuto la targa d’argento, e mons. Giacomo Lorenzon, il rettore che nel 1995 ha fondato il premio come cammino di preparazione al Centenario.

Hanno partecipato alla cerimonia il vescovo Michele Tomasi, il sindaco Mario Conte, il vescovo emerito mons. Magnani, i rappresentanti delle aziende che concorrono al finanziamento delle 10 borse di studio da 5mila euro, il direttore di Assindustria Giuseppe Milan, gli studenti premiati e i loro familiari, tutti distanziati, con mascherina, censiti e controllati dal termometro digitale all’ingresso. Tutte le classi, dotate di lavagne Lim, hanno seguito l’evento in streaming. Nella lectio magistralis che, come d’uso, ogni premiato rivolge agli studenti, mons. Cevolotto si è chiesto che cosa gli rimanga oggi degli anni della scuola. “La scuola è - ha detto Cevolotto - un laboratorio quotidiano e prolungato di legami, di interdipendenze, di corpo a corpo con l’altro, e quindi un primo apprendimento del dialogo e dell’accettazione della diversità. E’ inoltre l’esperienza di relazione con l’adulto nel ruolo di insegnante e una palestra per apprendere, sperimentare la fatica e l’esposizione al giudizio. Ai ragazzi consiglio fiducia in loro stessi e a non identificarsi con il voto”.

Il vescovo Michele Tomasi ha detto che “la nostra società spende importanti risorse per punire chi ha sbagliato, e pochissimo invece per premiare la virtù, e oggi il Pio X ha voluto premiare le virtù di Adriano, non il suo titolo di vescovo”. Alessandro Benetton ha poi ricordato il momento in cui 25 anni fa ha ricevuto il premio che per lui è stato uno stimolo continuo a portare nel mondo del lavoro i valori del Pio X come l’invito a sognare e a fare squadra. Il sindaco Mario Conte ha rivolto un pressante invito ai giovani a “dargli una mano, perché da solo non ce la faccio: fatevi avanti, dite ciò di cui avete bisogno e ognuno sia di buon esempio agli altri perché troppi sono i ragazzi trevigiani caduti nella trappola delle dipendenze”.

Poi i rappresentanti delle aziende che finanziano le borse di studio hanno premiato Matilde Benetton, Lavinia Casciarri, Davide Mancesti, Emma Fontebasso, Susanna Sgarbossa, Emma Cadelli, Greta Caldato, Valentina Martini, Allegra Benetton e Francesco Cianci. Il premio al merito ancora a Emma Cadelli, la studentessa che in assoluto è stata per profitto la migliore dei licei. I premi al merito di 250 euro sono stati invece attribuiti a Veronica Zanin, Matilde Colledan, Giulia Floreani, Emma Fontebasso, Alvise Benetton, Adele Bacchin, Carlo Attilio Gumirato, Matilde Benetton, Gioia Zorzi, Davide Mancesti, Valentina Martini e Allegra Benetton. Agli studenti già vincitori della borsa di studio è stata attribuita solo la menzione.

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