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Premio La Fonte new century: il riconoscimento va all’ex allieva del Pio X Elisa Baccini

La donna è stata premiata in qualità di esperta di comunità energetiche. Menzione speciale al maggiore dell’Arma dei Carabinieri Davide Rossetti, negli anni impegnato in missione di pace in Iraq

Si è svolta venerdì 7 ottobre la cerimonia di consegna del Premio La Fonte new century a due ex allievi del Collegio vescovile Pio X che si sono distinti per i loro meriti professionali e hanno dimostrato particolare attenzione alle tematiche ambientali e sociali. Il riconoscimento è stato conferito a Elisa Baccini, esperta di comunità energetiche ed energia rinnovabile. Una menzione al merito è andata, invece, al maggiore dell’Arma dei Carabinieri Davide Rossetti, che ha prestato servizio in diverse missioni di pace all’estero, soprattutto in Iraq.

Gli studenti del Collegio hanno assistito alla cerimonia, riuniti nell’auditorium della scuola e collegati dalle loro aule, e hanno potuto apprezzare l’esempio positivo espresso nelle parole e nei racconti dei due ex allievi. Presente in auditorium il vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi, mons. Giuliano Brugnotto, nuovo vescovo di Vicenza, il sindaco di Treviso Mario Conte e le autorità militari nella figura del colonnello Luca Volpi, il colonnello Massimo Ribaudo e il tenente colonnello Sabatino Piscitello. In apertura della mattinata, ha portato il suo saluto il rettore, monsignor Lucio Bonomo, a cui hanno fatto seguito l’intervento della direttrice amministrativa Paola Paladin e della coordinatrice didattica Laura Catella, che ha presentato i premiati: “Cosa hanno in comune una donna manager e un servitore dello Stato? – la domanda – Credo sia la capacità di aprire lo sguardo al mondo pur restando radicati al loro territorio. Le loro storie, in questo tempo di guerra e di crisi energetica, insegnano ai ragazzi della nostra scuola che il futuro del mondo si giocherà come le loro storie personali, tra responsabilità individuale e collettiva, tradizione e innovazione, tra economia, politica e solidarietà”.

“Il Premio La Fonte – ha spiegato il rettore, mons. Bonomo –, divenuto Premio La Fonte n.c. (new century) dal 2020, dopo i festeggiamenti per il centenario del Collegio, è stato istituito per un ex allievo che, anche grazie alla formazione culturale e umana ricevuta nelle scuole del Collegio Pio X, si sia distinto nella vita personale e professionale con iniziative meritevoli di essere proposte ai giovani ancora impegnati sui banchi di scuola.

“La fonte, infatti - ha chiarito la dottoressa Paladin, citando anche la lettera inviata dal presidente Luca Zaia -, è una sorgente, l’inizio di un corso d’acqua, che poi cresce anche con numerosi altri contributi, per portare vita nei territori che attraversa, una piccola sorgente può diventare un grande fiume. Il Collegio Pio X vuole essere fonte per migliaia di bambini, ragazzi e giovani che poi nella vita metteranno a frutto quanto hanno ricevuto nel loro percorso scolastico”.

Elisa Baccini, classe 1970, si è diplomata al Liceo scientifico del Collegio nel 1989, ed è attualmente presidente del Gruppo finanziario e operativo Baccini, attivo, attraverso diverse società partecipate, nel settore finanziario, vinicolo, turistico, sportivo, nell’innovazione tecnologica e in quello delle energie rinnovabili.

Baccini da oltre trent’anni si occupa di energie rinnovabili, prima come rappresentante di SolarEdge Technologies, leader mondiale nel settore del solare energetico e poi come amministratrice delegata e direttrice vendite di Regalgrid Europe srl, technology provider per lo sviluppo delle comunità energetiche. Baccini ha raccontato, dunque, agli studenti del Pio X, la sua esperienza nell’ambito delle energie rinnovabili, esortandoli a essere sempre curiosi: “La mia azienda era specializzata in serigrafie - ha raccontato -, da lì siamo partiti a fare le serigrafie sui microcircuiti e poi sulle celle solari per i pannelli fotovoltaici. Un lavoro di estrema precisione e delicatezza, ma ovunque nel mondo, oggi, ci sono pannelli solari composti da celle realizzate con i macchinari Baccini a Treviso”. Baccini ha inoltre parlato di crisi energetica e della necessità di affidarsi sempre di più all’energia prodotta da fonti rinnovabili. Per questo ha sottolineato l’importanza delle comunità energetiche: un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili, ma anche un esempio di solidarietà e sostegno all’interno della comunità, uno strumento per l’abbattimento dei costi dell’energia e un input alla transizione ecologica, permettendo di evitare l’impatto sull’ambiente del trasporto dell’energia, che viene, invece, prodotta e consumata localmente. Un modo, inoltre, per contrastare la povertà energetica, che è anche uno degli obiettivi dell’agenda delle Nazioni Unite 2030.

Il sindaco di Treviso ha, successivamente, ribadito il ruolo dell’Amministrazione nella realizzazione di comunità energetiche, un percorso avviato circa tre anni fa.

Davide Rossetti, nato a Treviso nel 1977, ha frequentato le scuole medie e conseguito la maturità classica al Collegio Pio X nel 1996. Dopo la laurea in Giurisprudenza è diventato ufficiale dell’arma dei Carabinieri con il grado di maggiore, ottenendo numerosi riconoscimenti e onorificenze per le operazioni condotte sul territorio nazionale e durante alcune missioni di pace all’estero. Nel 2009 è stato in Iraq come comandante di un contingente Nato, e poi dal 2010 al 2011 è tornato in missione di pace nel Paese come comandante del contingente Carabinieri di vigilanza, sicurezza, scorta e protezione dell’Ambasciata italiana a Baghdad. Nel 2019 è stato nominato Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana. Rossetti ha portato ai ragazzi la sua esperienza di servitore dello Stato, ripercorrendo le tappe fondamentali della propria carriera post diploma, delineando il percorso che lo ha portato a diventare un ufficiale dei Carabinieri. Rossetti ha, inoltre, sottolineato l’importanza del lavoro di tutti coloro che si impegnano in tante parti del mondo per mantenere la pace, tema sempre più di attualità a causa della moltiplicazione dei conflitti, che oggi si combattono anche alle porte dell’Unione europea. “Durante le missioni – ha raccontato Rossetti – ho potuto sperimentare il sentimento di estrema gratitudine delle popolazioni locali dei luoghi in cui ho svolto servizio, un elemento fondamentale nella missione di noi Carabinieri”. L’ufficiale ha, quindi, concluso il suo intervento con un’esortazione ai ragazzi: “Perseguite sempre le vostre ambizioni, non arrendetevi alle prime difficoltà e cercate di vivere la vostra carriera e crescita professionale con grande entusiasmo”.

A seguire verranno consegnate le borse di studio al merito per l’anno scolastico 2022-2023 e saranno premiati gli studenti meritevoli dell’anno scolastico 2021-2022.

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