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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Soccorso alpino e speleologico Veneto: confermati presidente e vice

Nel segno della continuità sono stati rieletti il presidente Rodolfo Selenati, appartenente al Soccorso alpino di Feltre, e il vicepresidente Giovanni Busato, del Soccorso alpino di Arsiero

Rodolfo Selenati e Giovanni Busato confermati ai vertici del Soccorso alpino e speleologico Veneto. Si sono svolte sabato scorso, in videoconferenza durante l'assemblea regionale che due volte all'anno riunisce tutti i capi e vice capi delle Stazioni del Servizio regionale, le elezioni per il rinnovo della carica di presidente e vicepresidente dell'Associazione. Nel segno della continuità sono stati rieletti il presidente Rodolfo Selenati, appartenente al Soccorso alpino di Feltre, e il vicepresidente Giovanni Busato, del Soccorso alpino di Arsiero.

Tra gli obiettivi del triennio 22/24, presidente e vicepresidente intendono portare avanti attività alla base dell'istituzione, quali formazione e prevenzione. In particolare potenziando il progetto di prevenzione 'Una montagna di sicurezza', rivolto sia agli adulti che ai più giovani, con l'intenzione di portarlo al più presto all'interno degli istituti scolastici e implementando la divulgazione di materiale informativo e di momenti didattici. Il direttivo intende poi continuare il rafforzamento della formazione tra i propri volontari, anche nell'ottica della loro stessa sicurezza durante gli interventi, grazie all'impegno delle diverse Scuole presenti all'interno del Corpo, attinenti a ogni ambito operativo, sia tecnico che sanitario. 

I commenti

«Esprimo le mie più vive congratulazioni al presidente Rodolfo Selenati e al vicepresidente Giovanni Busato per la riconferma alla guida di un’organizzazione che è un’eccellenza del nostro Veneto come anello fondamentale ed efficiente della sicurezza e dell’assistenza verso coloro che sono attirati dallo sport, l’escursione e l’arrampicata sulle nostre montagne». Questo il commento del presidente della Regione, Luca Zaia. «La speranza è sempre quella che non si verifichino situazioni in cui il Soccorso Alpino debba intervenire - prosegue il Governatore - ma la cronaca ci ricorda che criticità e incidenti sono sempre in agguato quando si è in parete, sui sentieri o in grotta. Gli operatori del Soccorso Alpino sono gli angeli custodi di tanti sportivi o escursionisti. Ma sono anche dei preziosi educatori e dei formatori affinché la montagna venga affrontata in sicurezza, rivestendo un ruolo insostituibile. Al neo riconfermati, come a tutti i loro collaboratori, auguro buon lavoro».

«Le recenti nomine confermate ai vertici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) del Veneto evidenziano come il Soccorso Alpino Veneto sia riconosciuto come una eccellenza anche a livello nazionale. Un servizio di grande valore, che si tocca e si è toccato con mano in vari contesti emergenziali, anche al di fuori del Veneto stesso. Qualche giorno fa, ad esempio, abbiamo ricordato le vittime della valanga di Rigopiano: qui il Soccorso Alpino del Veneto, insieme a tutti gli altri servizi di pubblica utilità, aveva dato il massimo in impegno e dedizione e, per questo, va ringraziato». Sono le prime parole di plauso espresse dall’Assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, dopo aver appreso la notizia che il presidente Rodolfo Selenati (Soccorso Alpino di Feltre) e il vicepresidente Giovanni Busato (Soccorso Alpino di Arsiero), sono stati confermati ai vertici del Cnsas Veneto. «Mi complimento per le nomine - ha continuato l'assessore regionale - e ringrazio l’intera squadra del Soccorso Alpino anche per il lavoro fin qui svolto in maniera collaborativa, augurando un buonissimo lavoro per il prossimo triennio. Il Soccorso Alpino ha un ruolo fondamentale sia negli aspetti relativi alla Sanità, sia negli aspetti relativi alla Protezione Civile: l’attività del Soccorso è assolutamente fondamentale per garantire prevenzione e sicurezza ai nostri cittadini. Un lavoro e un impegno, il loro, che non ha eguali e che, purtroppo, ha visto anche alcune perdite umane all’interno dei volontari, che vanno ricordati come dei veri e propri angeli custodi».

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