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Tagli all'accoglienza dei migranti: rischio esuberi per 105 lavoratori

I sindacati fanno quadrato attorno alla "Nova Facility" di Treviso, azienda che gestisce i servizi alle caserme Serena di Casier e Zanusso di Oderzo e al centro accoglienza di Vittorio Veneto

Si abbatte la scure del Decreto Sicurezza sui centri di accoglienza della Marca: rischio esuberi per i lavoratori della Nova Facility di Treviso, azienda che gestisce i servizi alle Caserma Serena di Casier e  Zanusso di Oderzo e il centro accoglienza di Vittorio Veneto. È quanto emerge dall’incontro che si è tenuto ieri, lunedì 15 aprile, nella sede trevigiana di Assindustria tra i Sindacati di FP CGIL di Treviso e FISASCAT CISL di Belluno Treviso con Nova Facility. L’applicazione del Decreto Sicurezza, fissata per il 1° maggio, rischia di comportare una riduzione dei posti di lavoro dei 102 operatori. Al fine di salvaguardare i lavoratori, i sindacati hanno subito chiesto con urgenza la procedura di applicazione del FIS (Fondo di Integrazione Salariale) fino a fine maggio per sostenere il reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività dei dipendenti. Un periodo che permetterà alle Parti Sociali di approfondire tutti i dettagli e, condizioni permettendo, di arrivare a un accordo.

FP Cgil di Treviso e Fisascat Cisl di Belluno Treviso, inoltre, hanno convocato per venerdì 19 aprile alle ore 12.30 a Treviso e martedì 23, sempre alla stessa ora, due assemblee dei lavoratori per spiegare la vertenza e confrontarsi sulla sua gestione. «C’è molta preoccupazione per l’impatto del Decreto Salvini sul sistema di accoglienza e, in particolare, sui livelli occupazionali -afferma Marta Casarin della Fp Cgil Treviso- Dal 1° maggio, cooperative, associazioni e imprese impegnate nel settore subiranno una sforbiciata dei fondi per i servizi offerti, taglio che potrebbe far perdere il posto ai lavoratori trevigiani e che mette a rischio la tenuta dell’intero sistema».

«Ci siamo mossi immediatamente -aggiunge Edoardo Dorella, segretario generale della Fisascat Cisl Belluno Treviso- per gestire la difficoltà di questo momento e richiedere l’attivazione di ammortizzatori sociali che diano risposte ai lavoratori e alle loro famiglie, che stanno vivendo una fase di grande incertezza. Pensiamo a loro, ma anche a coloro che non riceveranno più servizi e professionalità».

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