Raccolta per i profughi ucraini a Montebelluna: partito il primo bilico verso la Polonia
Il sindaco: «Ancora una volta la popolazione montebellunese si è dimostrata sensibile e solidale, non solo nell’esprimere la sua contrarietà alla guerra, ma anche nel dimostrare vicinanza, empatia e sostegno a chi soffre»
E’ partito oggi dal magazzino comunale della Protezione civile montebellunese il primo bilico colmo di beni destinati alla popolazione ucraina. 25 i bancali caricati e che – grazie al convoglio organizzato in collaborazione con la Comunità ucraina e Il Collegio salesiano Astori di Mogliano – raggiungeranno Podgórna in Polonia dove saranno smistati tra i profughi ospitati nel paese. Questo primo carico include l’eccezionale mole di bene donati dalla comunità montebellunese e non solo che ha aderito alla campagna promossa dal Comune a partire dalla settimana scorsa e che si rinnova.
Anche giovedì 17 marzo dalle ore 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 20.30, infatti, chi lo desidera può portare beni di prima necessità presso la sede COC Protezione Civile di Montebelluna in via Callarga, 10 a Montebelluna. Sono accettati beni per igiene personale (dentifricio e spazzolini per bambini, bagnoschiuma, detergente intimo, salviette umide e crema lenitiva per cambio bambini, crema fluida viso/corpo, fazzoletti da naso, assorbenti donna, deodorante), giochi, coperte e vestiario pulito.
Commenta il sindaco, Adalberto Bordin: “Questa iniziativa solidale si aggiunge alle altre simboliche e concrete che il Comune – anche con il supporto della Protezione civile coordinata da Antonio Netto e dei volontari – ha avviato fin dall’inizio del conflitto bellico in Ucraina. Oltre alla Fiaccolata e alla gestione delle decine di profughi in arrivo ospitati nelle famiglie, stiamo cercando di dare un aiuto concreto a chi è stato costretto a fuggire e sta trovando riparo e protezione nei paesi che confinano con l’Ucraina, in questo caso la Polonia. Ancora una volta la popolazione montebellunese si è dimostrata sensibile e solidale, non solo nell’esprimere la sua contrarietà alla guerra, ma anche nel dimostrare vicinanza, empatia e sostegno a chi – soprattutto donne e bambini – si è trovato repentinamente in un posto sconosciuto, lontano dagli affetti e con la preoccupazione di non sapere come evolverà la situazione nel paese di origine. Voglio ringraziare, prima ancora che da Sindaco, da cittadino montebellunese, sia tutti coloro i quali hanno donato quanto possibile a sostegno della popolazione Ucraina, sia i volontari della nostra Protezione Civile che si sono prodigati per rendere possibile questa importante raccolta di beni”.