Cinquanta profughi in Veneto, Conte: «Non si scarichi sui Comuni»
Il presidente di Anci Veneto lancia un nuovo appello al Governo Meloni dopo l'arrivo di 50 profughi in regione. Nove cittadini di origine pakistana saranno ospitati all'ex caserma Serena
Il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, è intervenuto sull'arrivo di 50 profughi in Veneto nella giornata di giovedì 10 novembre, nove di questi (tutti cittadini di origine pakistana) saranno ospitati all'ex caserma Serena di Treviso.
«Mi auguro che non si scarichi sui sindaci la gestione di questo problema perché questo significa mettere in difficoltà le nostre comunità - spiega il primo cittadino di Treviso -. Oggi i Comuni devono già far fronte agli effetti del caro energia che pesa in modo notevole su bilanci con il rischio di dover tagliare servizi essenziali. Non possiamo farci carico anche di questa emergenza e condivido le parole del Prefetto Zappalorto che ha sottolineato come le strutture presenti siano piene. Abbiamo già visto in passato che determinate situazioni possono portare a tensioni sociali lasciando il segno sulla comunità. E questo non deve accadere perché il Veneto, da sempre, è un modello per l’integrazione: negli anni siamo riusciti ad accogliere migliaia di persone ed integrarle nella nostra comunità dando loro un lavoro ed una prospettiva di vita. Siamo consapevoli delle difficoltà di gestire l’emergenza e soprattutto non bisogna dimenticare che i profughi sono persone e vanno trattati con dignità e rispetto. La situazione di emergenza, però, va gestita e non scaricata sui sindaci talvolta senza coinvolgerli, ma calando le decisioni dell’alto» conclude.