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Radicchio variegato di Castelfranco Igp: «Produzione al +88% in 5 anni»

Simbolo del ricco paniere di prodotti tutelati del Veneto, nel quinquennio 2017-2022 ne sono state prodotte circa 570 tonnellate. Il commento di Andrea Tosatto, presidente del Consorzio di tutela

L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha rinnovato, con Decreto Ministeriale, l’autorizzazione a CSQA ad effettuare i controlli per l’Indicazione Geografica Protetta Radicchio Variegato di Castelfranco. Il Radicchio Variegato di Castelfranco Igp è un’eccellenza simbolo del ricco paniere dei prodotti tutelati del Veneto, prima regione per impatto economico Dop Igp, che vanta 89 prodotti a Indicazione Geografica -  di cui 36 agroalimentari e 53 vitivinicoli - per un valore economico pari a 3.699 milioni di euro (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2021).

Il Radicchio Variegato di Castelfranco Igp, che nel quinquennio 2017-2022 ha registrato un trend di produzione positivo pari al +88%, contribuisce al paniere regionale certificato con circa 570 tonnellate di prodotto Igp, per un valore di quasi 2 milioni di euro, frutto del lavoro di 10 operatori (Fonti: Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco; Ismea-Qualivita). Dal 1996 il Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco tutela e valorizza questa eccellenza con progettualità ad ampio raggio che nel corso degli ultimi anni lo hanno visto impegnato soprattutto a sostenere lo sviluppo di prodotti a maggior contenuto di servizio e prodotti di 4a gamma; in questo ambito sono state realizzate molte attività a supporto delle aziende che hanno deciso di valorizzare il legame con il territorio di produzione lavorando, da una parte, sulla componente identitaria e, dall’altra, sulle mutate esigenze del consumatore e quindi sia sulla possibilità di reperire porzioni di prodotto certificato  “monocespo” che su mix di radicchi Igp già lavati e pronti per il consumo a tavola.

Infografica---Radicchio-Variegato-di-Castelfranco-IGP_w-2

I commenti

La scelta di confermare CSQA, è dettata dalla volontà di confermare la serietà dell’operato nel campo della certificazione, come afferma Andrea Tosatto, Presidente del Consorzio di tutela: «Con CSQA abbiamo costruito un rapporto di proficua collaborazione, pur nel rispetto dei diversi ruoli che ognuno ricopre e che sono chiari dal punto di vista normativo. In particolare come Consorzio siamo interessati allo sviluppo della filiera produttiva e quindi impegnati a far sviluppare i volumi nell’interesse anche della nostra base associativa. Al centro dell’attività di tutela inoltre c’è sempre il consumatore che va garantito nelle proprie scelte di qualità ed identità: quindi certezza dell’origine e rispetto dei disciplinari di produzione. Per questo è importante affidarsi ad un Ente terzo indipendente come appunto CSQA».

«La nostra conferma quale Ente di controllo dell’IGP Radicchio Variegato di Castelfranco - sottolinea Pietro Bonato, direttore Generale e AD di CSQA - è il risultato di un importante lavoro sinergico e proficuo sul fronte dei controlli, volti alla garanzia e tutela di un prodotto espressione della terra e della produzione ortofrutticola veneta. Un’eccellenza del made in Italy che registra una crescita importante, a conferma del riconoscimento sui mercati e apprezzamento da parte dei consumatori. Siamo orgogliosi, pertanto, di proseguire su questo percorso e della rinnovata fiducia in CSQA sul fronte della valorizzazione dei prodotti tipici».

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