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Gli artiglieri sfilano a Montebelluna: domenica di festa in città

Più di 15000 militari hanno sfilato nella giornata di domenica 24 giugno. Numerose le autorità presenti alla cerimonia, non molti invece i cittadini che hanno preso parte all'evento

MONTEBELLUNA Si sono concluse domenica pomeriggio, nello stadio di Montebelluna, alla presenza di oltre quindicimila partecipanti, le celebrazioni per il trentesimo Raduno nazionale degli artiglieri, dedicato alla memoria dei caduti, dei dispersi e delle vittime civili di tutte le guerre nel centenario della Battaglia del Solstizio.

Alla cerimonia finale, insieme alle bandiere di guerra dell'Arma di artiglieria e dei reggimenti di artiglieria, hanno preso parte numerose autorità, tra cui il generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito, il Prefetto di Treviso Laura Lega, il generale di Corpo d'Armata Paolo Ruggiero, Decano dell’Arma, il generale di Brigata Rocco Viglietta, presidente dell'associazione, l’assessore al Turismo e Commercio estero della Regione Veneto Federico Caner, il sindaco Marzio Favero e le delegazioni di Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera e San Marino. Il Capo di Sme ha partecipato, sin da sabato, a diversi eventi organizzati al Sacrario militare del Montello e al monumento a Francesco Baracca a Nervesa della Battaglia, al parco "Ragazzi del '99" a Bassano del Grappa e al monumento ai Caduti di Pove del Grappa. Particolare commozione hanno espresso il Prefetto di Treviso, il Capo di Sme e l’avvocato Baracca (nipote dell’eroe caduto il 19 giugno 1918) durante la cerimonia al Sacello del famoso aviatore. Splendida figura di uomo, nato dalle fila dell’Esercito, che nella difesa del prossimo, ha sacrificato la propria vita a sugello di attaccamento a quei valori e ideali che caratterizzano gli uomini e le donne in uniforme.

Nel suo intervento domenicale, l’assessore Federico Caner, ha portato i saluti del Presidente Luca Zaia, sottolineando l’importanza di ricordare e onorare la memoria di tutti i Caduti di qualsiasi conflitto. "Il raduno rappresenta un importante momento di riflessione per rinnovare lo spirito di appartenenza all'Arma di artiglieria e onorare i territori dove, 100 anni fa, con la battaglia del Solstizio, prese il via la controffensiva italiana che portò poi alla vittoria finale". Il Generale Farina, nel ringraziare tutti i partecipanti, ha ricordato invece come il rendere omaggio alla memoria di quanti, militari e civili, offrirono il sacrificio della propria vita, significhi onorare e mantenere vivo il ricordo di quei principi e valori intramontabili in cui essi hanno creduto contribuendo, in maniera tangibile, a concludere il processo di unificazione della nostra Italia. Il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, infine, ha espresso riconoscenza nei confronti dei sindaci presenti per la loro vicinanza alle Forze armate. Durante la cerimonia, il Capo di Sme, ha consegnato il Diploma d’onore dell’Associazione nazionale artiglieri d'Italia con medaglia a Isa Grasselli Valentini, nipote del Sottotenente Mario Flores del terzo reggimento artiglieria di Corpo d'Armata, caduto a Cremona, il 9 settembre 1943. Una cerimonia impeccabile dal punto di vista organizzativo ma che non ha mancato di sollevare alcune polemiche tra gli utenti in Rete che si sono lamentati per la scarsa presenza di cittadini accorsi per assistere alla parata militare, criticando la scelta di una domenica estiva per organizzare il culmine del raduno militare e mettendo in luce come, rispetto ad altre recenti adunate, questo raduno sia stato leggermente al di sotto delle aspettative.

Le Bandiere di Guerra dei reggimenti di artiglieria sfilano per Montebelluna 1-2

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