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Giovedì, 18 Aprile 2024
Attualità

Lutto alla Rai del Veneto, è morto Angelo Pangrazio

Un punto di riferimento per la politica regionale. Appassionato di temi ambientali, era andato in pensione nel giugno del 2021. Il cordoglio del presidente Luca Zaia

Il giornalismo veneto piange oggi, 25 dicembre, la scomparsa di un grande collega, Angelo Pangrazio, scomparso all'età di 65 anni.

"Una brutta notizia che riguarda la nostra redazione" così si legge nel sito della Rai del Veneto "Questa mattina all'ospedale di Padova è morto Angelo Pangrazio, per molti anni inviato della Tgr Veneto. Aveva 65 anni. Veronese di Zevio, aveva lavorato nei quotidiani l'Arena e la Cronaca di Verona prima di approdare in Rai. Era andato in pensione l'anno scorso. E' stato a lungo il nostro punto di riferimento per i servizi della politica, gestendo tra l'altro numerose tribune elettorali. Appassionato di temi ambientali, di recente aveva pubblicato il libro "Lupi a Nordest", una  approfondita ricerca sull'habitat delle nostre montagne. Alla famiglia di Angelo l'abbraccio di tutta la Tgr e della sede Rai per il Veneto".

«Angelo è stato un riferimento per lunghi anni nell’ambito del giornalismo, politico ed istituzionale. Distinguendosi per capacità professionali e competenza, ma anche per doti di empatia ed umanità, che non mancavano mai negli approfondimenti di quest’importante giornalista veneto» dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la notizia della scomparsa del noto cronista Angelo Pangrazio. La professione l’aveva portato a lavorare nei quotidiani «L’Arena» e «la Cronaca» di Verona, il «Corriere Canadese», oltre ad essere stato per tanti anni inviato della Tgr Rai del Veneto. Ha collaborato con numerose testate tra le quali «l’Unità», «L’Espresso» e «il Giornale».

«Angelo Pangrazio era originario di Zevio, in provincia di Verona. Fortemente legato alle proprie origini, negli ultimi anni si era stabilito in Valpollicella.  È stato sempre un amante anche della natura e dei suoi segreti – prosegue Zaia – Ricordo con piacere i suoi libri, l’ultimo dei quali ‘Lupi a Nordest’ ha ricevuto numerosi premi, anche nel corso del 2022. Pangrazio era andato in pensione nel 2021, mantenendosi però fortemente attivo come giornalista e scrittore: innamorato della propria professione, si può dire che davvero non ha mai smesso di lavorare, con enorme passione. È stato, ed è, un riferimento per la cultura della nostra Regione. Le mie condoglianze ai familiari, ai colleghi, agli amici».

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