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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Referendum 2020, vince il sì con quasi il 70% dei voti

L'affluenza alla chiusura dei seggi è stata del 53,84% a livello nazionale ma in Veneto ha sfiorato il 70%. 67,55% a livello regionale. 68,21% per la provincia di Treviso

Urne chiuse alle ore 15, poi al via alle operazioni di spoglio delle schede per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Si trattava di un referendum confermativo, quindi non era previsto il raggiungimento del quorum per essere valido.

Affluenza e risultati

In base ai dati del Viminale sono stati chiamati alle urne per il referendum confermativo della riforma sul taglio dei parlamentari 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Gli elettori residenti all’estero, che votano per corrispondenza, sono 4.537.308. L'affluenza al voto per il referendum costituzionale è stata del 53,84% alla chiusura dei seggi a livello nazionale: questi i dati dal sito del Viminale. Alle ore 23 di domenica l'affluenza era vicina al 40%, precisamente il 39,40%. In Veneto però i dati sull'affluenza sono stati molto più alti rispetto alla media nazionale. L'affluenza a livello regionale ha raggiunto infatti il 67,55% mentre in provincia di Treviso è arrivata al 68,21%. Chiarano è stato il Comune con la percentuale di votanti più alta della provincia (76,34%) seguito a ruota da Vidor (76,12%). Cison di Valmarino è stato il Comune con l'affluenza più bassa per il referendum, ha votato solo il 60,38% degli aventi diritto. I risultati finali invece hanno confermato le proiezioni degli exit-poll. Su 61.622 sezioni in tutta Italia la vittoria del Sì appare schiacciante. 69,64% contro il 30,36% del No. Sono stati 17.168.494 i voti favorevoli al taglio dei parlamentari. 7.484.941 i voti contrari. Secondo gli exit-poll del Consorzio Opinio Italia per Rai al Referendum Costituzionale il sì era dato per vincente al 62-66% e il no è al 34-38%, con una copertura del campione del 100%. I dati ufficiali del Viminale sullo spoglio elettorale per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari sono stati più precisi dando la vittoria del Sì al 69,54% e il 30,46% per il No.

Referendum, sì o no

Questo il quesito del referendum: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?". Se dovesse vincere il sì, il numero dei parlamentari eletti passerebbe da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato. Se dovesse vincere il no invece i parlamentari resterebbero 945. Gli elettori sono infatti chiamati a confermare o bocciare quindi la riforma degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione italiana, modifica approvata dal Parlamento l’anno scorso che prevede il taglio dei parlamentari, riducendo l’attuale numero da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (ad oggi sono 630) e di 200 senatori (al momento sono 315), mantenendo i senatori a vita (ma riducendone il numero, al massimo 5 in totale).

Prevista anche una diminuzione dei parlamentari all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4. Se dovesse vincere il sì, il taglio dei parlamentari entrerà in vigore dopo le prossime elezioni politiche. I senatori a vita, nominati dal Presidente della Repubblica per altissimi meriti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario rimarranno ma non potranno essere più di cinque: finora cinque senatori erano quelli che ciascun Capo dello Stato poteva nominare in base all'articolo 59 della Costituzione. Si tratta del quarto referendum confermativo della Storia della Repubblica italiana.

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