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Giovedì, 18 Aprile 2024
Attualità Resana

Famiglia di mecenati paga il restauro di una pala seicentesca della chiesa di Resana

Un privato, che ha voluto rimanere anonimo, ha sostenuto il restauro della magnifica "Madonna con Bambino e San Gaetano Thiene", capolavoro dell'artista vicentino Antonio Arrigoni

L’attenzione che il parroco di Resana, sta mostrando per i luoghi di culto a lui affidati, muove proseliti. Una famiglia resanese, che desidera mantenere l’incognito, ha decido di “adottare” una delle opere più danneggiate della parrocchiale, la pala dell’altare dedicato alla Madonna con Bambino e San Gaetano Thiene. Questa pala è una delle due di epoca precedente l’attuale chiesa settecentesca. Di epoca seicentesca l’una e forse addirittura cinquecentesca la seconda. Sono tele di provenienza ignota, forse trasportate in questa chiesa da una precedente, forse acquistate da chiese distrutte. Entrambe le pale d’altare sono giunte a sfiorare il punto di non ritorno, nel senso che ulteriori ritardi nel sottoporle al restauro rischiano concretamente di farle perdere per sempre.  Per la prima delle due la salvezza è già arrivata e così si spera possa avvenire anche per la restante

Grazie al finanziamento offerto dalla famiglia resanese, la “Madonna con Bambino e San Gaetano Thiene” è stata affidata alla restauratrice Annalisa Tosatto. L’intervento, naturalmente autorizzato e controllato dal Ministero dalla Cultura, tramite il direttore dell’Ufficio Beni Culturali di Treviso, don Paolo Barbisan e la Soprintendenza di territorio, è in corso. I lavori di messa in sicurezza del dipinto hanno già rivelato diverse sorprese. Una volta rifoderata e pulita dai diversi strati di incrostazioni da fumo, polvere e vecchie vernici alterate, è risultato evidente che l’opera aveva, in origine, una forma e una dimensione diverse che sono successivamente state adattate a quelle dell’altare resanese. Il dipinto in origine aveva una forma rettangolare con una larghezza leggermente inferiore a quella dell’attuale pala. In passato, per renderlo compatibile con l’altare della chiesa resanese, sono state aggiunte due fasce laterali e la lunetta rese esteticamente armoniche con ridipinture in modo da non far notare le aggiunte. Ma anche la lunetta, deve aver subito altre traversie, essendo anch’essa composta da due pezze di tela cucite assieme in senso longitudinale e che rivelano gruppi di angeli cherubini differenti tra di loro per fattura.  

Le notevoli cadute di colore, evidenti specialmente in corrispondenza delle cuciture delle varie tele, le abrasioni della pellicola pittorica, attribuibili a vecchie operazioni di pulitura eseguite nei precedenti rimaneggiamenti dell’opera, e le estese ridipinture, hanno chiaramente deturpato la materia pittorica del dipinto che però, dopo le operazioni di consolidamento e pulitura, si rivela essere di altissima qualità, prima non percettibile. La figura di San Gaetano inginocchiato ai piedi della Vergine, con accanto un prezioso antico libro, risultava totalmente offuscata dalle vernici ossidate. Il nero del saio si mimetizzava con il bruno nerastro di tutta la superficie. Così il libro, oggi riemerso dal nulla, sembrava una informe macchia biancastra. Il manto della Vergine, una volta ripulito, appare di una meravigliosa sfumatura tra il cobalto e l’acquamarina. Un’opera di grande qualità, insomma, che l’incuria e le manomissioni avevano cancellato e che il restauro in corso sta restituendo.

Arrigoni, ritenuto il suo autore, vicentino, ha lavorato molto a Venezia, compreso in Palazzo Ducale, ma le sue opere si trovano anche in diverse chiese dell’area di influenza veneziana, da Bergamo alla Croazia al Montenegro. Suoi dipinti sono nei musei di Varsavia e Dallas. La grande pala d’altare, assicura il parroco “tornerà al suo posto, perfettamente recuperata,  prima dell’estate”.

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