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Attualità San Zenone degli Ezzelini

Il nuovo Museo multimediale Antica Pieve riapre le porte al pubblico

La struttura di San Zenone degli Ezzelini, a causa del Covid, era stata aperta solo qualche giorno ad ottobre. La gestione è affidata all’Academia Sodalitas Ecelinorum

Riapre al pubblico – si spera definitivamente - il nuovo Museo Multimediale dell’Antica Pieve. Già aperto per la prima volta a fine ottobre 2020, la struttura è stata costretta a chiudere pochi giorni dopo a causa delle nuove restrizioni legate all’emergenza Covid19 intervenute nell’autunno scorso. Una scelta coraggiosa e ponderata da parte dell’amministrazione, che intende promuovere quello che punta ad essere luogo di conoscenza ed approfondimento secondo modalità innovative e coinvolgenti, prevedendo comunque che la fruizione avvenga solo ed esclusivamente su prenotazione così da garantire la sicurezza, ed evitare assembramenti.

La data di apertura è fissata per sabato 24 luglio, quando le porte del Museo si apriranno per accogliere i primi visitatori. Novità delle ultime settimane è l’affidamento della gestione delle visite all’Academia Sodalitas Ecelinorum che già da anni è attiva e collabora con l’amministrazione comunale nella promozione del patrimonio storico e culturale di San Zenone degli Ezzelini. Da anni, infatti, l’associazione, presieduta da Maria Antonia Martinello, promuove ed organizza corsi di scherma medioevale, di tiro con l’arco e combattimento corpo a corpo oltre che manifestazioni di carattere storico culturale e organizza rievocazioni di eventi storici e manifestazioni di carattere storico culturale e in particolare le “Giornate Ezzeliniane” imperniate sulla figura di Alberico Da Romano, fratello del più famoso Ezzelino, attraverso la rievocazione degli avvenimenti storico politici che portarono alla disfatta ed al conseguente eccidio della famiglia nel sito storico del Castellaro.

Nello specifico, spetterà all’associazione la gestione e l’amministrazione generale del “Complesso del Castellaro” (che comprende l’Antica Pieve di San Zenone, la Torre degli Ezzelini e il Cimitero dell’antica Pieve) sia riguardo la gestione delle risorse umane (organizzazione turni di presenza personale, apertura e chiusura locali, allestimento eventi, ecc.), quella economico-finanziaria, la collaborazione anche con altri enti per eventi e manifestazioni legate al Museo, nonché l’organizzazione e gestione di visite guidate, serate con l’autore, eventi di turismo esperienziale, mostre a tema, laboratori didattici per le Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado, corsi di tiro con l’arco e altre attività similari e  la gestione prenotazioni telefoniche delle visite nei giorni di apertura del Museo.

La prenotazione della visita potrà essere fatta sia sul sito www.museoanticapieve.it o chiamando i numeri 338/6346642 o 0423-1840128. Orario estivo (1° Aprile – 30 Settembre): Sabato 14-18 / Domenica 10-12. / 14-18.

Il Museo multimediale Antica Pieve

Il Museo multimediale Antica Pieve è il risultato di un lavoro e di una serie di interventi iniziati fin dagli anni ’90 volti a recuperare e a riqualificare il Compendio del Colle Castellaro e finalizzati a renderlo sede di un museo didattico, un’area di approfondimento sul tema della storia e dell’archeologia. Uno spazio capace di offrire, in una formula di grande immediatezza, un excursus sulle testimonianze di preistoria, storia preromana, romana, longobarda, medievale e sull’influenza della Repubblica della Serenissima sul territorio comunale. Dopo il recupero della Torre degli Ezzelini e l’antico cimitero, vengono sottoposti ad un ulteriore intervento di restauro anche l’Antica Pieve e la sottostante Cripta del XII secolo: sono questi spazi ad ospitare il Museo multimediale.

L’Antica Pieve, attorno la quale nasce il nucleo abitativo originario del Comune di San Zenone degli Ezzelini, è costituita da un insieme di vani databili tra il XII e il XVIII secolo. Ampliata nel corso degli anni la struttura fu tuttavia in parte demolita dopo la consacrazione della nuova chiesa del centro del paese nel 1871. Dell’Antica Pieve rimangono ora solo il presbiterio, un tempo adibito a cappella cimiteriale intitolata a Santa veneranda, la sacrestia e la sottostante cripta medievale.

Attualmente tali spazi, già oggetto di intervento da parte della precedente amministrazione guidata da Luigi Mazzaro e dopo l’allestimento avvenuto nel corso del 2019, ideato dal vicesindaco e assessore alla cultura Stefania Ziliotto, e progettato dall’architetto Ilona Marzynska, ospitano pannelli tradizionali accanto ad innovative tecnologie multimediali che offrono al visitatore contenuti storici attraverso modalità intuitive e coinvolgenti.

E’ il caso del visore di realtà virtuale che consente ai disabili motori di accedere virtualmente agli spazi a loro irraggiungibili come la torre e la cripta o dell’allestimento predisposto nella restaurata cripta in cui il visitatore viene accolto dagli ologrammi dei fratelli da Romano (Ezzelino III, Alberico II e Cunizza) che narrano le loro vicende storiche e personali dialogando in modo realistico e coinvolgente in un luogo pieno di fascino. Il sito del colle Castellaro si presenta quindi come una sorta di museo diffuso dove il Museo multimediale si inserisce all’interno del contesto storico dell’Antica pieve con gli annessi torre e camposanto.

FINANZIAMENTI

Dagli anni ’90 varie amministrazioni hanno attuato interventi di recupero e rifunzionalizzazione del compendio del Castellaro attingendo da varie risorse. In particolare, i mezzi finanziari necessari al restauro degli edifici del Compendio del Castellaro (Torre, Antica Pieve, Antico Cimitero e Cripta Medievale) e alla sistemazione della viabilità per raggiungerlo, sono stati in parte garantiti dalle risorse di bilancio dell’Amministrazione Comunale ed in parte da fondi della Regione Veneto e dell’Unione Europea. L’allestimento del Museo invece è stato finanziato sia con risorse comunali sia attraverso le erogazioni liberali pervenute attraverso l’Art Bonus, istituito dal 2014, che dà diritto ad un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni effettuate per gli interventi di sostegno, manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di proprietà pubblica. Grazie alle donazioni di diversi mecenati, sia aziende che privati cittadini, sono stati raccolti per il Museo 51.350 euro.

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