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Ricerche sui terremoti, trevigiano premiato dall’ETH di Zurigo

Assegnata a Luca Dal Zilio, 31 anni, ricercatore al California Istituite of Technology (Caltech) di Los Angeles. Premiati gli studi sulla fisica dei terremoti e la formazione delle catene montuose

Il trevigiano Luca Dal Zilio, ricercatore del California Istituite of Technology, riceverà la “Silver Medal” dal politecnico federale di Zurigo (ETH) per gli studi condotti durante la tesi di dottorato in geofisica computazionale. Contattato telefonicamente, Dal Zilio non nasconde la soddisfazione: «Essere premiato è una piacevole sorpresa e un onore in primis. Devo ringraziare il mio mentore e supervisore di tesi, il professor Taras Gerya dell’ETH di Zurigo, per la nomination e per tutto il supporto che mi ha dato sin dal primo giorno che sono arrivato a Zurigo”. Dal Zilio si è laureato (con lode) all'Università di Padova in Geologia e Geofisica, ha poi ottenuto un dottorato in fluidodinamica all’ETH di Zurigo - seconda migliore università europea dopo Oxford - nel 2019 prima di iniziare le sue ricerche a Los Angeles, al California Institute of Technology (Caltech). “Ma non chiamatemi “cervello in fuga” - ci tiene a precisare - sono un ricercatore europeo Made in Italy. Viaggiare è parte fondamentale della vita e di crescita per uno scienziato. Siamo dei nomadi e siamo abituati a girare il mondo».

Gli sono serviti quattro anni di intenso lavoro per portare a termine la tesi di dottorato, la cui ricerca ha ricevuto attenzioni dalla comunità scientifica internazionale per le ricadute in ambito geofisico. «Questo premio rappresenta un’iniezione di fiducia -spiega Dal Zilio- ed è un grande stimolo per il futuro, che mi motiverà a continuare a lavorare nei miei settori di ricerca”. Passione e impegno si sono mescolati negli anni, ma Luca ricorda come sia stato fondamentale il contributo delle persone intorno a lui:”Lungo il cammino ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno cambiato la vita e aperto opportunità importanti. L’opportunità di Zurigo non sarebbe mai arrivata senza il supporto di Manuele Faccenda (Università di Padova) e Fabio Capitanio (Monash University di Melbourne). Allo stesso modo, l’opportunità di Caltech non sarebbe mai arrivata senza Taras Gerya. Voglio ringraziare la miacompagna Sarah, la mia famiglia, ed i miei amici. Stare distante da loro e dalla mia terra è difficile, ma il loro supporto è fondamentale, specialmente nei momenti difficili».

Con la prof. Nadia Lapusta e il prof. Jean-Philippe Avouac, Dal Zilio sta ora lavorando al Caltech di Los Angeles per sviluppare nuove tecniche di simulazioni al computer per studiare come si formano le grandi catene montuose come le Alpi e l'Himalaya. «Un problema all'apparenza semplice - spiega Dal Zilio - ma che in realtà nasconde un complesso sistema dinamico composto da tantissimi processi fisici che agiscono contemporaneamente, ma su scale di tempi diversi. Questi intervalli di tempo variano da milioni d'anni, come durante la collisione delle placche tettoniche, a frazioni di secondi, come durante la propagazione di un terremoto. Questi processi si influenzano l’uno con l’altro e quindi dobbiamo capire come interagiscono e la fisica che li governa. Solo così riusciremo a capire meglio il fenomeno dei terremoti”. È importante cercare di seguire le proprie passioni. Ci vuole tanta motivazione ed è molto più facile trovarla se si fa ciò che appassiona: “Non ci rendiamo conto o forse lo diamo per scontato - asserisce - ma il sistema educativo italiano è ottimo e con costi relativamente bassi, se comparati agli Stati Uniti. Ognuno deve trovare la propria strada. Una volta individuata, ci vogliono impegno e anche un po' di spirito di sacrificio, ma sono certo che gli sforzi alla fine vengono ripagati”. Mia nonna mi ripeteva sempre il famoso aforisma di Trilussa:"Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti».

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