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Veneto Imprese Unite: «Servono più sconti sulla raccolta rifiuti per le aziende»

Lettera ai 49 sindaci del consiglio di Bacino Priula: chiesti sconti più consistenti per i mesi di chiusura e la possibilità di differire i pagamenti del 2020 senza l'applicazione di interessi di mora e sanzioni

Il presidente di Veneto Imprese Unite, Andrea Penzo Aiello, ha inviato in questi giorni una lettera ai 49 sindaci del consiglio di Bacino Priula con lo scopo di chiedere nuove agevolazioni sulla raccolta dei rifiuti per tutte le aziende rimaste chiuse nei mesi di restrizioni tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021.

«Inviamo questa lettera a seguito di una precedente richiesta di incontro per discutere le stesse problematiche inoltrate al dottor Rasera lo scorso 18 marzo - esordisce il presidente Penzo Aiello - Le nostre richieste sono: ricevere ulteriori sconti sulla raccolta rifiuti, dato che oltre ai giorni di chiusura totale nel 2020 (gli unici conteggiati nel precedente provvedimento) si sono susseguiti dal 25 ottobre in poi altre limitazioni e chiusure per fascia oraria come ad esempio la chiusura dei pubblici esercizi alle 18, e chiusure forzate ad intermittenza anche nel 2021. In aggiunta vorremmo ridiscutere le scontistiche pattuite dalle associazioni di categoria “istituzionali” con il Consiglio di Bacino Priula, questo perché a seguito di proclami della scorsa estate, i tagli sono poi effettivamente quantificabili con importi che vanno dai 4 ai 20 euro per le aziende con fatture di 800-1000 euro l’anno e di 150-200 euro per le aziende con fatture da 8000-10000 euro l’anno. Importi sicuramente insufficienti per compensare almeno 2 mesi di mancato utilizzo del servizio.

Con l’occasione - prosegue la lettera inviata dal presidente Penzo Aiello - sarebbe importante discutere un ulteriore aspetto, più volte trattato con le amministrazioni comunali; ovvero la possibilità di differire i pagamenti delle fatture del 2020 (periodo in cui i fatturati delle nostre aziende hanno subito un calo vertiginoso) senza l’applicazione degli interessi di mora. Questa necessità deriva anche dal fatto che tali importi sono falsati poiché calcolati su una previsione di utilizzo del servizio pari a quello del 2019, ovvero prepandemia. Chiediamo quindi di poter intervenire in un tavolo di discussione. Riteniamo infatti inefficaci le misure prese sino a questo momento e pensiamo sia importante la partecipazione di un’associazione come la nostra nata per tutelare le esigenze reali del tessuto delle PMI e che ne riporta fedelmente le esigenze dal momento che sempre più spesso le associazioni istituzionali non rappresentano più in toto quella che il dottor Rasera definisce “sensibilità delle imprese trevigiane”». 

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