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Da Treviso le proposte per riformare le Province: «Primo passo fondamentale»

Inviata la lettera al presidente del Consiglio Meloni. Il commento del presidente Upi, Stefano Marcon: «Importante il supporto del Ministro Calderoli per ridare agli Enti locali dignità istituzionale»

L'Unione delle Province Italiane ha inviato ufficialmente al Governo e al Parlamento la piattaforma programmatica per la XIX Legislatura, documento che contiene le questioni urgenti su cui è necessario trovare soluzioni condivise per migliorare l'attività governativa e amministrativa territoriale, in particolare per quanto riguarda la revisione della legge 56/2014.Temi su cui nei mesi scorsi si è riflettuto nei consigli direttivi in Veneto e, in particolare, durante l'Assemblea Upi Veneto svoltasi nella sede della Provincia di Treviso a maggio, quando al centro della discussione è stato posto il documento siglato il 15 aprile dai presidenti dall'Unione Province venete e inviato al Governo con le richieste urgenti per evitare il blocco dei cantieri finanziati nell'ambito del Pnrr e gli squilibri di bilancio degli enti locali. Il documento di Upi nazionale inviato venerdì 4 novembre al Presidente del Consiglio Meloni mentre nei giorni scorsi era stato presentato anche al Ministro Calderoli, che ha confermato la volontà di porre tra le sue priorità la revisione della legge sulle Province.

Il commento

«Finalmente abbiamo ricevuto il segnale che aspettavamo da tempo - sottolinea il presidente Upi Veneto, Stefano Marcon - il supporto dimostrato dal Ministro Calderoli, che ha condiviso la necessità di rivedere la Delrio e dunque di rafforzare di nuovo le Province, è un primo passo fondamentale per aprire la strada verso la realizzazione di quanto chiediamo da anni: ridare dignità agli enti locali e ritornare all'elezione diretta del presidente da parte della cittadinanza, in modo da ottimizzare l'azione governativa sui territori e adempiere al meglio alle nostre funzioni. La piattaforma programmatica inviata al Governo contiene i punti strategici su cui chiediamo di poter lavorare, insieme, per trovare risposte e soluzioni condivise alle urgenze che rischiano di vanificare gli sforzi che stiamo mettendo in campo, come Province, soprattutto con gli investimenti nell’edilizia scolastica e nella viabilità. Questo è solo l'inizio, ma si tratta di un punto di partenza concreto per recuperare il tempo perso dal 2014 e tornare ad avere le risorse necessarie a garantire servizi efficienti e puntuali, in un momento in cui le criticità dovute anche alla congiuntura economica e sociale internazionale rischiano di bloccare lo slancio per la ripartenza vera dei nostri territori».

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